Three Reasons Why: Il silenzio delle ragazze di Pat Barker


Titolo: Il silenzio delle ragazze  
Titolo originale: The silence of the girls 
Autore: Pat Barker
Traduzione: Carla Palmieri
Data di pubblicazione: 10 settembre 2019
Genere: Narrativa
Editore: Einaudi
Pagine: 344


TRAMA


Quando Lirnesso viene conquistata dai Greci, Briseide, sopravvissuta al massacro della sua famiglia, viene portata via dalla città come un trofeo e consegnata ad Achille. A diciannove anni diventa concubina, schiava, infermiera, assecondando qualunque necessità dell'eroe splendente. Ma non è sola. Insieme a lei innumerevoli donne vengono strappate dalle loro case e consegnate ai guerrieri nemici. Ed è così che confinate nell'accampamento - e nella tenda di Achille - Briseide e le sue compagne assistono alla guerra di Troia e raccontano ciò che vedono. Episodi entrati nel mito, ma anche quelli che non sono stati registrati dalle cronache ufficiali perché legati alla miserabile vita delle ragazze. Da Agamennone a Odisseo, da Achille a Patroclo, da Elena a Briseide, Pat Barker racconta la guerra più famosa di tutti i tempi dal punto di vista delle donne.


Un libro che narra le vicende dell’Iliade dal punto di vista di Briseide, il premio di guerra (leggasi: schiava) di Achille: è già imperdibile così. Ma vi assicuro che, dopo aver letto le prime pagine, vi renderete conto immediatamente della potenza narrativa di questa storia. 
Pat Barker ha dato voce alle donne che hanno preso parte attiva – e passiva – alla guerra più famosa di tutti i tempi, tirandole via dalle retrovie nelle quali erano relegate. 
Achille, Patroclo, Agamennone, Odisseo, Aiace…sono nomi che abbiamo sentito mille volte. Ma ora, nel silenzio che urla fortissimo delle ragazze come Briseide, Ifi, Criseide, Uza e Tecmessa scopriamo l’altro volto di coloro che comunemente vengono associati alla concezione di eroe.


1. C’era anche Nestore. Un vecchio, ormai: settant’anni almeno. Si fece avanti e mi parlò, tronfio ma senza ruvidezza. – Scordati la tua vita precedente, – mi disse. – Ormai è finita. Se continui a pensarci ti renderai infelice. Dimentica! La tua vita è questa, adesso.
Dimentica. Fu allora che capii qual era il mio dovere, semplice e limpido come una ciotola d’acqua: ricordare.

L’importanza della memoria è un tema caro alla cultura greca classica: la vita ha un senso solo se costellata di eventi che condurranno all’essere ricordati nelle generazioni a venire. Se questo vale per l’eroe, colui che compie imprese che rimarranno nella memoria collettiva (ossia colui che uccide), perché non dovrebbe valere per le donne? E, nel caso specifico, si sta parlando della propria memoria, non di quella dell’umanità: per quale motivo una donna deve dimenticare chi era e abbracciare il suo nuovo ruolo di schiava?

Il primo motivo per leggere questo libro: è la storia di una donna che non perde se stessa.


2. Davvero avresti sposato l’assassino dei tuoi fratelli?
Tanto per cominciare, non avrei avuto altra scelta. E in ogni caso, sì, credo che l’avrei fatto. Sì. Ero una schiava, e qualsiasi schiavo farebbe di tutto, davvero di tutto, per smettere di essere una cosa e ridiventare una persona.
Non so come avresti potuto.
Certo che non lo sapete. Non siete mai stati schiavi.

Mia madre mi ha sempre detto che giudicare una scelta dall’esterno è diverso che attuarla quando ci si trova affondati fino al collo in una situazione. E questo insegnamento mi ha sempre indotto a provare spesso a calarmi nei panni altrui, anche quando ero io a ricevere una porta sbattuta in faccia.
Lirnesso è caduta, le sue case bruciate, i suoi uomini uccisi e le sue donne ridotte in schiavitù. Si può davvero biasimare una donna che pensa che, tutto sommato, farsi sposare dal suo carceriere non sia il peggiore dei mali? No. Perché, anche se è necessario ricordare chi si è stati, è altrettanto importante sopravvivere. Solo così è possibile infatti conservare i doppi punti di vista della storia, personale e non.
Spesso Briseide intrattiene dispute e confronti con le voci che sente dentro di sé, che possono essere assimilabili a conflitti interiori con la sua coscienza. Ma a me sono arrivati come dialoghi diretti con il lettore, che abbattono la barriera della carta e fanno vivere la sensazione di calarsi nei panni dell’altro, di cui parlavo prima.

Il secondo motivo per leggere questo libro: i millenni si annullano e i pensieri di Briseide diventano i pensieri di tutte le persone che hanno dovuto fare i conti con la disumanità umana.



3. Ho constatato più volte che gli uomini sono ciechi all’aggressività femminile. In fondo sono loro i guerrieri con le armature e gli elmi, le spade e le lance: le nostre battaglie non le vedono, o preferiscono non vederle.

Pensate a una schiava che, dopo notti su notti di abusi camuffati da accoppiamento, rimane incinta dell’eroe di turno. Ella metterà al mondo il frutto della sua condizione miserabile di oggetto, ma pensate che non lo difenderà con le unghie e con i denti? Quello che all’uomo appare come sottomissione è in realtà una battaglia interiore che lui non sarebbe in grado di portare avanti: quella tra una parte di sé che è venuta alla luce sotto forma di un altro individuo e la parte di sé che darebbe un occhio per tornare alla sua condizione precedente di persona libera.
Le battaglie femminili sono più interiori, più tacite e per questo fanno meno scalpore; non credete che siano stati solo gli uomini dell’Antica Grecia a esserne convinti: i femminicidi sono la dimostrazione che l’associazione donna-oggetto è ancora ben radicata nella società odierna.

Il terzo motivo per leggere questo libro: porta alla luce le battaglie delle donne, che non avevano uno scudo decorato col quale pararsi dai colpi.


A PROPOSITO DELL'AUTRICE:
Pat Barker è nata a Thornaby-on-Tees nel 1943 e vive a Durham. Ha insegnato Storia e si è occupata per anni del tema della guerra. Tra gli altri, è autrice della celebre trilogia di romanzi Rigenerazione (Il Melangolo 1997) incentrata sulla Prima guerra mondiale e vincitrice del Man Booker Prize 1995. Il silenzio delle ragazze sarà presto un film e uno spettacolo teatrale.

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