Titolo: Tutti i Colori della Vita
Autore: Chiara Gamberale
Genere: Fiaba
Editore: Feltrinelli
RECENSIONE
In omaggio acquistando 19 € in libri Apogeo, Gribaudo, Feltrinelli, Marsilio o Sonzogno, Tutti i colori della vita è una fiaba per bambini, di cui si innamoreranno anche gli adulti.
Ci si conosce ascoltando con attenzione gli altri, quando raccontano chi sono e che cosa gli piace, sforzandoci di capirli anziché prenderli in giro, come è facile fare quando si comportano in un modo che ci pare strano solo perché è diverso dal nostro.
Chiara Gamberale, in questa meravigliosa storia, ci trasporta in una città chiamata Senza, nome derivante dalla totale assenza di colori che la caratterizza. Tutto è sporcato e oppresso da un grigio scialbo, che contamina anche i sapori e gli odori rendendoli inesistenti.
Nella città di Senza non accade mai nulla di interessante. Anzi, non accade mai nulla in generale. I cinque palazzi che la popolano, ovviamente grigi, apparirebbero disabitati e anonimi come il resto della città a chiunque si imbattesse per l’unica strada che la attraversa.
Ma, in realtà, non è così. Perché all’interno dei palazzi si cela un mondo impossibile da immaginare osservando dall’esterno: ciascuno di essi è abitato infatti da personaggi diversi. Fuoco vive circondato dal rosso, Pepita dal giallo, Blues dal blu, Nonno Carbone dal nero e Mister Green dal verde: nella loro vita, ognuno di essi ha sempre e solo conosciuto un unico colore, credendo anche che fosse l’unico al mondo. Ma, quando un evento improvviso muta le loro routine ormai consolidate e li costringe a incontrarsi, qualcosa cambierà per sempre…
Nella città di Senza non accade mai nulla di interessante. Anzi, non accade mai nulla in generale. I cinque palazzi che la popolano, ovviamente grigi, apparirebbero disabitati e anonimi come il resto della città a chiunque si imbattesse per l’unica strada che la attraversa.
Ma, in realtà, non è così. Perché all’interno dei palazzi si cela un mondo impossibile da immaginare osservando dall’esterno: ciascuno di essi è abitato infatti da personaggi diversi. Fuoco vive circondato dal rosso, Pepita dal giallo, Blues dal blu, Nonno Carbone dal nero e Mister Green dal verde: nella loro vita, ognuno di essi ha sempre e solo conosciuto un unico colore, credendo anche che fosse l’unico al mondo. Ma, quando un evento improvviso muta le loro routine ormai consolidate e li costringe a incontrarsi, qualcosa cambierà per sempre…
Chiara Gamberale, nel suo ultimo lavoro, utilizza i colori come metafora delle emozioni e conduce i bambini alla consapevolezza che solo rapportandosi agli altri si giunge alla vera conoscenza di se stessi.
È questo un concetto molto affrontato in pedagogia e psicologia: per giungere alla costruzione della propria identità è infatti fondamentale conoscere gli altri ed essere riconosciuti da essi.
Grazie anche alle illustrazioni bellissime di Valeria Petrone, Tutti i colori della vita è un vero e proprio gioiellino da conservare con cura, che insegna ai bambini che la diversità non è un qualcosa di spaventoso o di negativo: essa nasce dalla mescolanza di colori e tonalità diverse ed è solo attraverso questa commistione che favoriamo l’incontro e il confronto.
Fuoco, Pepita, Blues, Nonno Carbone e Mister Green capiranno che il colore degli altri non è una minaccia al proprio colore, e anzi è proprio grazie a questa diversità che riusciamo a scoprire nuove sfumature di noi stessi.
È questo un concetto molto affrontato in pedagogia e psicologia: per giungere alla costruzione della propria identità è infatti fondamentale conoscere gli altri ed essere riconosciuti da essi.
Grazie anche alle illustrazioni bellissime di Valeria Petrone, Tutti i colori della vita è un vero e proprio gioiellino da conservare con cura, che insegna ai bambini che la diversità non è un qualcosa di spaventoso o di negativo: essa nasce dalla mescolanza di colori e tonalità diverse ed è solo attraverso questa commistione che favoriamo l’incontro e il confronto.
Fuoco, Pepita, Blues, Nonno Carbone e Mister Green capiranno che il colore degli altri non è una minaccia al proprio colore, e anzi è proprio grazie a questa diversità che riusciamo a scoprire nuove sfumature di noi stessi.
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