Recensione: L'esploratore di Katherine Rundell


Titolo: L'esploratore
Titolo originale: The explorer
Autore: Katherine Rundell
Traduzione: Mara Pace
Illustrazioni: Hannah Horn
Data di pubblicazione: 3 settembre 2019
Genere: Libri per ragazzi 
Editore: Rizzoli
Pagine: 336


TRAMA

Mentre sorvola la Foresta Amazzonica, un piccolo velivolo precipita per un malore del pilota. I quattro ragazzini a bordo sono illesi. Presto si rendono conto di essere soli: non ci sono adulti nei paraggi, nessuno a cui chiedere aiuto. Sta a loro trovare di che nutrirsi e proteggersi. Quando in una scatolina di tabacco scoprono una mappa che indica un misterioso punto X, si avventurano sul fiume a bordo di una zattera improvvisata. Il viaggio è più travagliato del previsto e, una volta arrivati alla meta, i quattro si trovano davanti una città abbandonata. Tra le rovine abita un uomo vestito in modo strano e loro cominciano a chiamarlo l’Esploratore.


RECENSIONE


Dentro di sé Fred era appetito, speranza, filo elettrico. Solo che non aveva mai avuto la possibilità di dimostrarlo; suo padre insisteva sempre sull’importanza di avere scarpe pulite e sopracciglia in ordine. Ma la mente di Fred era rapida e acuta. Voleva dal mondo più di quanto avesse avuto fino a quel momento.

E la fame di Fred verrà presto saziata. Non in senso letterale, certo. Perché di certo non è il sogno di ogni bambino mangiare larve ridotte in poltiglia o tarantole arrostite al posto dei marshmallow. A essere saziata sarà la sua fame di avventura, di amicizia, di pericoli, di autostima.
D’altronde, precipitare nel bel mezzo della Foresta Amazzonica è un evento che ti cambia per forza la vita. Soprattutto se sei un ragazzino e assieme a te ci sono solo altre due ragazzine, un bimbetto col moccio che cola dal naso e un pilota morto di attacco cardiaco.

Katherine Rundell, nel suo nuovo libro giunto in Italia, ci trasporta nel “polmone verde” del nostro pianeta e ce lo fa osservare con gli occhi di Fred, Lila, Con e Max: quattro protagonisti adorabili alle prese con la sopravvivenza nella giungla amazzonica.
Improbabile, direte voi? Ebbene, leggete questo libro e vi renderete conto delle capacità e dell’acuta intelligenza di questi quattro personaggi.

Fred sogna di diventare un esploratore, fare una scoperta che lo renderà famoso e ottenere così l’orgoglio di suo padre, che è sempre talmente oberato di lavoro da affidare addirittura alla sua segretaria la scelta dei regali per suo figlio. Fred ha letto decine di libri sugli esploratori famosi e ha appreso un sacco di nozioni che pensava potessero tornargli utili un giorno (magari non così presto, però).
Lila è una ragazzina molto brillante per la sua età, pragmatica e protettiva nei confronti del suo fratellino più piccolo. È la voce della ragione, e in maniera del tutto spontanea diviene il punto di riferimento del gruppo.
Con, infine, è assolutamente convinta che dovrebbero rimanere accanto alla carcassa dell’aeroplano e attendere i soccorsi. È spaventata, ma per non darlo a vedere si oppone a qualsiasi proposta proveniente dagli altri, mascherandosi dietro una patina di superiorità.

Ma col passare dei primi giorni Con non è più la sola ad affogare nel pessimismo. Non sanno che direzione prendere per cercare di raggiungere Manaus e non c’è verso di inviare alcun tipo di segnale, sovrastati come sono da un tetto verde e impenetrabile.
È solo il ritrovamento di una mappa che ribalterà completamente la situazione: su di essa c’è una misteriosa X e i ragazzini decidono di raggiungerla per capire di cosa si tratti. Un tesoro nascosto? Un luogo sconosciuto?
Di certo non immaginano di imbattersi in una inquietante figura, che inizieranno a chiamare L’esploratore.
E non immaginano neppure che da questo momento in poi tutte le loro convinzioni verranno improvvisamente messe in discussione.

«Raccontate a tutti quanto è grande e verde il mondo. Raccontate a tutti che la bellezza del mondo comporta delle responsabilità. Devono ricordarselo. Se uno crede che il mondo sia piccolo e ignobile, finisce per esserlo a sua volta. Ma il mondo è un posto imponente e meraviglioso.»

Katherine Rundell si conferma ancora una volta una meravigliosa autrice di romanzi per ragazzi. Lei stessa ha fatto un viaggio in Amazzonia, prima di scrivere questo libro. E si è resa conto solo allora di non aver mai visto la vera bellezza. Purtroppo, questa parte del nostro pianeta ha urgente bisogno di essere tutelata, perché nel corso degli ultimi cinquant’anni 600.000 chilometri quadrati di foresta pluviale sono andati distrutti. E gli incendi di questa estate hanno peggiorato ulteriormente la situazione.

Scegliere di scrivere un’avventura per ragazzi ambientandola nel posto che più di ogni altro suscita fascino e timore in egual misura è stata una meravigliosa iniziativa di sensibilizzazione alla salvaguardia del nostro pianeta, perché alla fine la lezione che Fred, Con, Lila e Max hanno appreso è stata proprio questa: amiamoci al punto da amare il pianeta che garantisce la nostra sopravvivenza.

E – questo lo aggiungo io – non perdiamoci in inutili quanto stupide polemiche su quanto una ragazzina di nome Greta Thunberg sia “manipolata da non meglio identificati centri di potere”, “incapace di empatia poiché affetta da Sindrome di Asperger”, “una rettiliana” (non ho parole) o ancora “affiliata alla massoneria”.

A PROPOSITO DELL'AUTRICE:
Katherine Rundell ha trascorso l’infanzia tra Africa ed Europa. Insegna letteratura inglese presso l’All Souls College di Oxford. Con Rizzoli ha pubblicato Sophie sui tetti di Parigi (2015), La ragazza dei lupi (2016, Premio Andersen 2017 nella categoria oltre i 12 anni), Il Natale di Teo (2017), Capriole sotto il temporale (2018, finalista Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2019) e Racconti della giungla (2019). L’esploratore ha vinto il prestigioso Costa Children’s Book Award.


Commenti