Recensione "in citazioni": Fabbricante di lacrime di Erin Doom

 


Titolo: Fabbricante di lacrime
Autore: Erin Doom
Data di pubblicazione: 20 dicembre 2020
Genere: Contemporary romance
Editore: Self publishing
Pagine: 606


TRAMA

Fin da bambina Nica ha sempre desiderato soltanto una cosa: avere una famiglia.
Quando a diciassette anni qualcuno decide di adottarla, quel desiderio diventa realtà e il suo sogno sembra finalmente realizzarsi.
Nica è docile, buona e colma di una speranza che la porta a vedere il meglio nel mondo, ma il destino vuole che insieme a lei venga portato via anche un altro orfano, Rigel, l'ultima persona che Nica vorrebbe come fratello adottivo.
Rigel è intelligente, scaltro, suona il pianoforte come un demone incantatore ed è dotato di una bellezza in grado di ammaliare chiunque, ma il suo aspetto angelico cela un'indole spietata, oscura e a tratti folle da cui Nica si è sempre tenuta alla larga. In lui c'è qualcosa di incomprensibile che ha sempre reso il loro rapporto difficile e inconciliabile, e anche se le loro anime sono legate da un passato comune di dolore e mancanze, la convivenza tra loro sembra impossibile.
Eppure, nonostante Rigel rappresenti in tutto e per tutto il lupo della favola, Nica è determinata a non arrendersi e a proteggere il suo sogno da qualsiasi ostacolo.
Persino quando quell'ostacolo ha due occhi neri e uno sguardo bruciante.
Persino quando la guarda in quel modo...come se desiderasse divorarla.


RECENSIONE in citazioni


Inizio il nuovo anno con una recensione "in citazioni", dedicata al romanzo col quale ho concluso il 2020. 
Da cosa nasce questa idea? Da un pensiero avuto sul momento, a dire il vero.
Appena ho terminato di leggere Fabbricante di lacrime mi sono resa conto di due cose: la prima è che non potevo concludere il 2020 con una lettura migliore; la seconda è che nulla più della prosa dell'autrice sarebbe riuscita a far arrivare la bellezza di queste pagine.
Non è un romanzo privo di imperfezioni: è molto lungo, in alcune parti eccessivamente; i refusi non mancano, così come non mancano concetti e pensieri che si ripetono un pò troppo spesso.
Ma ciò che arriva dritto al cuore, di questo libro, è la storia d'amore tra due personaggi rotti, complicati, profondamente soli. Accoglieteli dentro di voi, non ve ne pentirete.


Rigel era l'esemplare da collezione, quello che non aveva eguali; quello che non portava addosso l'insignificanza degli altri orfani, ma se ne vestiva, indossando quel grigiore come un vello che su di lui stava d'incanto.


Sviluppate la vostra legittima stranezza.


L'amore era sciami voraci di falene e un cancro dilaniante, assenze come graffi, lacrime che lui beveva direttamente dai suoi occhi, per morire più lentamente.


Rigel pensò che ci fosse una dolcezza terrificante nel modo in cui gli si sbriciolava l'anima tra le ossa da una vita intera, solo restando a guardarla.


Noi siamo rotti... Non siamo come gli altri. Ma forse, Rigel, forse ci siamo spaccati in pezzi per incastrarci meglio.


Non aveva mai osato sperare, Rigel. 
Ma si era perdutamente innamorato di lei, che era la speranza stessa.


E nel vedere quegli occhi bellissimi riempirsi di lacrime, Rigel aveva capito che se c'era un prezzo da pagare, per salvarla da se stesso, gli sarebbe costato tutto. 
Tutto quello che aveva.
Ogni singolo petalo, per quell'amore dal mancato finale.





Commenti