Recensione: Il Mondo di Leonardo


Titolo: Il Mondo di Leonardo
Autore: Laura Manaresi e Giovanni Manna
Data di pubblicazione: 16 aprile 2019
Genere: Libri per ragazzi
Editore: Rizzoli

TRAMA

Guardare il mondo con gli occhi di Leonardo. I misteri della natura, dell'acqua e della terra, delle piante e del corpo umano. Le scoperte sorprendenti e le suggestive visioni di un uomo straordinario svelate in un viaggio eccezionale tra arte e scienza.

RECENSIONE

Ancora oggi, Leonardo ci insegna a osservare ciò che ci circonda: ci invita a essere curiosi, a ragionare e a farci domande, anche sulle piccole cose. Attraverso la sua opera ci racconta che la Terra, i pianeti, le montagne e le piante, gli oceani, i fiumi e tutti gli esseri viventi sono in relazione tra loro.

Leonardo da Vinci è un uomo in grado di far parlare di sé – e essere ricordato in tutto il mondo – a ben 500 anni dalla sua morte. Vi rendete conto? Cinque secoli dopo l’umanità ancora ringrazia le scoperte, le intuizioni e le opere di un uomo che ha fatto della curiosità la sua ragione di vita.
Nonostante infatti sia comunemente associato alla sua opera più famosa – la Monna Lisa – e in generale studiato sui libri di storia dell’arte come pittore, il libro di Laura Manaresi si concentra maggiormente sul Leonardo a tutto tondo, colui che reputava la natura un elemento imprescindibile per comprendere sia il funzionamento di tutto quello che ci circonda che l’essere umano.

Il libro è suddiviso in diverse sezioni, per ognuna delle quali vengono approfonditi singoli aspetti che hanno incuriosito Leonardo nel corso della sua vita, conducendolo o verso conclusioni rivoluzionarie per la sua epoca oppure verso conclusioni sbagliate ma con un ragionamento di fondo che viene oggi ancora usato dagli scienziati.
Le sezioni sono: l’acqua e l’aria, la terra, lo spazio, le piante, il volo, gli animali e il corpo umano. A concludere il volume, troviamo un excursus sulla vita di Leonardo, dalla gioventù in Toscana agli ultimi anni della sua vita in Francia, trascorsi sotto la protezione del re Francesco I. Forse non tutti lo sanno, ma proprio in quest’ultimo periodo della sua vita Leonardo ha portato con sé in Francia alcune opere, tra cui proprio la Monna Lisa.

Ho apprezzato moltissimo la scelta di presentare questa figura che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’umanità attraverso gli interrogativi che ognuno di noi potrebbe essersi posto almeno una volta, ma arricchiti di una mente acuta e paziente, disposta a osservare, formulare un’ipotesi e ammettere di aver sbagliato se non si rivela logica.
Ogni passo del libro è reso stupefacente dalle meravigliose illustrazioni di Giovanni Manna, vincitore del Premio Andersen italiano come miglior illustratore nel 2003. Con i suoi acquerelli ha fatto in modo di creare un’atmosfera coinvolgente, che calamita lo sguardo e fornisce la sensazione di essere immersi nella natura, dalla quale Leonardo non ha mai smesso di apprendere.


Proprio grazie all’osservazione della natura, egli ha posto in essere i primi studi che avrebbero portato alla futura paleontologia e alla scienza idraulica moderna, ma aveva anche intuito come il movimento sia alla base della vita – basti pensare che oggi, grazie alla scienza moderna, sappiamo che anche il DNA si avvolge su se stesso come una spirale!

Aveva inoltre intuito l’immobilità del Sole e la luce riflessa di cui gode la Luna, oltre ad abbozzare idee che saranno alla base della futura botanica. Fu inoltre il primo a scoprire che il cuore umano ha quattro cavità e non due e che non è altro che un muscolo che regola il flusso di sangue. I suoi disegni dello scheletro sono talmente accurati da lasciar intendere quanto sapesse con chiarezza l’esatta collocazione delle ossa e la loro inclinazione.

E tutto questo Leonardo lo trasportava nei suoi dipinti, arricchendoli di dettagli che gli altri pittori dell’epoca sottovalutavano: pensate alla sensazione di movimento che ci regala la Dama con l’Ermellino o ai fiori che adornano la Vergine della Rocce, accuratamente scelti poiché adatti a vivere in un ambiente umido come quello di una grotta. Accanto alla Madonna e al Bambino non troviamo infatti la rosa bianca che spesso li accompagna ma la primula, poiché la rosa non sarebbe adatta a vivere in quell’ambiente. E poi ancora giaggioli acquatici, ciclamini, aquilegia, anemone, acanto: fiori e piante che aveva precedentemente studiato e osservato, ora debitamente rappresentate in quello che diventerà uno dei suoi dipinti più famosi.

Purtroppo, non riuscì mai a portare a compimento uno dei suoi grandi sogni, una macchina per volare, per la quale bisognerà aspettare quattrocento anni dopo.
Tuttavia, Leonardo fu il primo a interrogarsi sul volo: osservando gli uccelli comprese la meccanica del volo e quanto sia indispensabile studiare le leggi dei venti per capirne la dinamica. Riuscì a scoprire diversi principi dell’aerodinamica anche non avendo strumenti moderni a disposizione, basandosi semplicemente sull’osservazione e sull’uso dell’ingegno, che non ha mai smesso di coltivare. Non è un caso ritrovarsi oggi a bocca aperta davanti ai dettagli incredibili delle ali degli angeli ne L’Annunciazione: sembra proprio di osservare da vicino le ali di un uccello.

Il mondo di Leonardo è un libro bellissimo, che consiglio a grandi e piccoli: i primi avranno l’occasione di stupirsi di fronte alla genialità di un uomo che fu pittore, ingegnere, scienziato, inventore; i secondi scopriranno per la prima volta l’intelletto di un uomo che non dimenticheranno mai più nella vita.


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