Recensione: La sindrome di Didone: Tracotanza Vol.1 di Christina Mikaelson

 


Titolo: La sindrome di Didone: Tracotanza Vol.1
Autore: Christina Mikaelson
Data di pubblicazione: 26 ottobre 2020
Genere: Young adult
Editore: Self publishing
Pagine: 389


TRAMA

Roma 2006.
Cosa faresti se dovessi fingere di essere fidanzata col ragazzo che odi per conquistare quello che ti piace?
Caterina Farnesi frequenta l’ultimo anno del liceo classico. È una ragazza spigolosa, saccente e altezzosa che non vuol perdere tempo dietro ai ragazzi o ad altro che potrebbe distoglierla dal suo adorato studio. Purtroppo ha una cotta per il suo migliore amico Leonardo, a sua volta fidanzato con Beatrice, compagna di banco di Caterina.
Una mattina, Cat scopre un segreto scottante sul ragazzo che odia: il popolarissimo e irriverente rappresentante d’Istituto Adriano Greco. Lui è tutto ciò che lei detesta e approfitterà di questa occasione per ricattarlo e chiedergli di fingersi il suo ragazzo per fare ingelosire Leonardo. Ma cosa succederebbe se la finzione si mischiasse con la realtà e Caterina si rendesse conto che Adriano non è così terribile come credeva? 


RECENSIONE


Quando Christina Mikaelson mi ha chiesto se fossi interessata al suo libro di prossima uscita, ormai oltre un mese fa, non mi aspettavo minimamente di trovarmi di fronte a un prodotto del genere. Certo, le premesse c'erano tutte: il liceo classico a far da sfondo alla sua storia, il modo di scrivere dell'autrice intuibile già dai messaggi che ci siamo scambiate, una passione per la lettura nata dal libro che ha insegnato anche a me il valore della parola scritta, Harry Potter e la Pietra Filosofale
Ma a convincermi totalmente è stato l'estratto (che trovate nella segnalazione) e il personaggio femminile che emergeva in maniera netta dalla trama. Mi piacciono moltissimo le protagoniste che sanno ciò che vogliono nei romance e Caterina Farnesi sembrava proprio una di loro.
Dunque eccomi qui: a scrivervi la recensione in anteprima di un romanzo che mi ha convinta, con un unico appunto che vi segnalerò alla fine.

Caterina frequenta il liceo classico e non è assolutamente una di quelle ragazze che, come spesso accade in quella fase della vita, si è iscritta a una scuola superiore senza ben sapere se fosse o meno la scelta giusta. Cat sa benissimo cosa vuole e quelle che per molti sono considerate lingue morte per lei sono più vive che mai. Le storie senza tempo narrate dagli antichi greci e latini sono per lei attuali e tangibili, e si perde nello struggimento dell'addio di Ettore ad Andromaca, nelle poesie di Catullo, nell'amore controverso e da mal di stomaco di Enea e Didone.
Ma non è un caso che la saga di Christina Mikaelson si chiami proprio La sindrome di Didone: per come l'ho intesa io, credo che l'autrice faccia riferimento a quella strana situazione in cui donne forti e di carattere, che sfidano le convenzioni e vanno avanti con successo per la loro strada, si ritrovano a perdere la testa per l'Enea di turno.
Nel romanzo non ci viene subito chiarito chi sia questo Enea e non voglio togliervi la sorpresa di scoprirlo da voi. I ragazzi in questione, infatti, sono due. Da un lato abbiamo Leonardo, amico fidato di Cat, del quale lei è segretamente innamorata. Dall'altro abbiamo Adriano, il mio preferito, e anche colui che rimescolerà le convinzioni di Cat.

Ma andiamo con ordine. Come mai una ragazza decisa come Caterina non trova il coraggio di confessare al suo migliore amico i suoi sentimenti? Beh, per non ferire quelli della sua compagna di banco e ragazza di Leonardo, Beatrice. E così Cat si trova a passare le giornate cercando di soffocare ciò che prova mentre, tra un aiuto e l'altro a Leo e alla sua incapacità di riuscire bene in latino e in greco, vorrebbe solo dirgli finalmente che così non riesce ad andare avanti.

La situazione di stallo subisce una svolta quando, per puro caso, Cat origlia una conversazione dalla quale emerge un dettaglio scottante sul perfetto rappresentante d'istituto e sua nemesi, Adriano Greco. È lì che le balza in testa l'idea di ricattarlo: lei non dirà nulla di ciò che ha sentito e registrato e in cambio Adriano dovrà fingersi il suo ragazzo, sperando così di suscitare l'interesse di Leonardo.

"Adriano aveva paura di quello che potevano vedere dentro di lui. Era un libro con una bellissima e appariscente copertina che riusciva a incantare tutti, ma non consentiva a nessuno di leggerne l'interno.
Il motivo per cui Cat l'aveva capito era semplice: erano simili.
Senza piedistalli non riuscivano a stare in piedi. La cosa di cui avevano più paura erano loro stessi."




Da questo punto in poi potrebbe apparire scontato il prosieguo della storia, eppure vi assicuro che il percorso dei protagonisti e dei numerosi personaggi che gli gravitano attorno non lo è affatto. E soprattutto non termina con questo primo romanzo della saga.

Come vi anticipavo all'inizio, la storia mi ha convinta. L'autrice ha uno stile narrativo interessante e la trama è stata sviluppata bene. I personaggi sono caratterizzati bene e rispecchiano chiaramente i dubbi e i tormenti dell'adolescenza. L'unico elemento che a mio parere ha reso la lettura un pò meno scorrevole di quello che avrebbe potuto essere è la molteplicità di punti di vista che intervengono anche all'interno di uno stesso capitolo. Avrei preferito che fossero ridotti oppure meglio gestiti all'interno della narrazione, ma si tratta appunto di una mia personale preferenza. Detto ciò, sono molto curiosa di scoprire come si evolverà la storia.

Se vi piacciono i romance young adult, vi consiglio di dare una possibilità alla storia di Christina Mikaelson.
Ringrazio l'autrice per avermi dato l'opportunità di leggere in anteprima il suo romanzo.


A PROPOSITO DELL'AUTRICE:
Dopo aver esordito su Amazon con il Contemporary Romance “Take a Sad Song” edito da Un cuore per Capello, Christina Mikaelson ritorna con il primo volume di una trilogia Young Adult non autoconclusiva. 
L’autrice nasce a Catania l’1 Ottobre del 1991. La sua passione per la scrittura nasce fin da piccola, non appena è in grado di scrivere i suoi primi temi scolastici. Si avvicina al mondo dei libri a dieci anni, dopo aver letto Harry Potter e la Pietra Filosofale.
Qualche anno dopo comincia a scrivere di suo pugno e a postare online delle fanfiction sull’omonima saga; si esercita così per anni finché non decide di scrivere qualcosa di suo.
Per lei la scrittura rappresenta da sempre un’àncora di salvezza, nonché l’unico mezzo attraverso cui può esprimere se stessa.





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