Recensione: Tu che avanzi nel buio della notte di Virginia Dellamore


Titolo: Tu che avanzi nel buio della notte
Autore: Virginia Dellamore
Data di pubblicazione: 14 luglio 2020
Genere: Romance storico 
Editore: Self publishing
Pagine: 365




TRAMA

Nonostante la sua giovane età e la sua straordinaria bellezza, Elizabeth è una ragazza dai gusti semplici, ben diversi da quelli delle sue coetanee. Mentre le altre fanciulle sognano di lasciare la quiete della campagna e di trascorrere una Stagione indimenticabile, lei non ha alcuna intenzione di abbandonare il paesino del Derbyshire nel quale vive. Preferisce la pace dei boschi e lo splendore dei laghi allo sfarzo di Londra. La città non l’attrae e il matrimonio non le interessa.
Finché, un giorno, incontra il ragazzo più affascinante che abbia mai visto: Lord Cecil Cavendish, l’erede del conte alle cui dipendenze lavora suo padre. Un partito apparentemente irraggiungibile per la figlia di un modesto servitore.
Meno irraggiungibile si dimostra invece un altro ragazzo, Jem Black, un tipo rude da poco giunto al villaggio in cerca di lavoro e subito assunto come stalliere.
Tanto Cecil è timido e gentile, quanto Jem è spavaldo e sgarbato.
Tanto Cecil incarna l’idea del principe delle fiabe, quanto Jem sembra un pericoloso pirata.
Sebbene così diversi fra loro, però, entrambi celano importanti segreti.
Per chi batterà il cuore di Elizabeth? Chi sconvolgerà la sua giovinezza? A chi donerà il suo amore per sempre?
Una storia romantica e avventurosa, fra baci rubati, corse a cavallo, feste danzanti, misteri, rancori, rapimenti e vendette, e un sentimento sincero e profondo che neppure il tempo può cancellare.


RECENSIONE


Attendo sempre con gioia i regency di Virginia Dellamore, lo pseudonimo usato da Amabile Giusti per i suoi romance storici. Lo stile unico di questa autrice emerge in tutti i suoi romanzi, quale che sia il genere (e lei è davvero caleidoscopica in questo!), tuttavia le sue protagoniste “storiche” hanno un tratto comune che le contraddistingue: l’anticonformismo.
E quindi una lettura che potrebbe semplicemente classificarsi come piacevole nella misura in cui ci sono un ragazzo e una ragazza che si innamorano, diventa invece una storia nella quale mi capita di riconoscermi.

Se dovessi immaginarmi come una fanciulla vissuta nell’Inghilterra del secondo ventennio dell’800, mai e poi mai mi vedrei come una nobile. Non avrei mai tollerato tutta la trafila sociale a cui le ragazze ricche erano sottoposte e di sicuro, nella malaugurata ipotesi mi fosse capitato di nascere con l’onere di questo “privilegio”, sarei stata proprio come le protagoniste dei romance storici di Amabile Giusti.

Anche Elizabeth Grandison, la protagonista di Tu che avanzi nel buio della notte, si colloca nella categoria di ragazze a cui non importa nulla dei balli e dei corteggiamenti. Pur non essendo ricca, Liz non è affatto intenzionata a trovare un marito che la mantenga: lei ama passeggiare nei boschi, prendersi cura degli animali e lanciarsi in mille avventure. Mai e poi mai scambierebbe la libertà di camminare a piedi nudi nell’erba con il grigiore dei vicoli fumosi e affollatissimi di Londra.

È quindi lei per prima a rimanere interdetta quando un giorno, per puro caso, si sofferma a osservare il figlio del conte per il quale lavora suo padre: Cecil Cavendish sembra un principe azzurro sbucato da una fiaba, con i tratti delicati, i modi eleganti e un abbigliamento impeccabile. Se proprio è giunto il momento per Liz di prendersi una prima cotta, quale ragazzo migliore a cui dedicare le sue segrete attenzioni?
Peccato che di lì a poche ore, come un fulmine a ciel sereno, si ritrova aggredita da uno zingaro che si è introdotto nelle stalle della tenuta: è rozzo tanto quanto Cecil è delicato, è scontroso tanto quanto Cecil è beneducato, eppure gli occhi grigi con cui la trafigge rimarranno per Liz un ricordo tanto spaventoso quanto intrigante.
E dovrà presto scenderci a patti, perché James viene assunto da suo padre come nuovo garzone.

La vita si trasformò in un cuore che batteva a perdifiato, uno stormo di farfalle che si levava dal suo stomaco, le gambe fragili come quelle dei puledri appena nati, e qualcosa di nuovo, che non sapeva decifrare, qualcosa di simile a un bisogno fisico dal significato incerto. Come una sete che non era sete, come una fame che non era fame.

Se avete pensato che al centro della narrazione possa esserci un triangolo amoroso, vi assicuro sin da ora che non è così: l’amore in questo romanzo viene declinato in tutte le sue forme e va al di là del legame sentimentale tra un uomo e una donna. I capitoli si alternano tra la terza persona di Liz e la prima persona di James, cosa che ho apprezzato moltissimo: da un lato la prima persona mi ha permesso di penetrare più a fondo la vita tutt’altro che facile di un ragazzo che ha conosciuto troppo presto la necessità di poter contare solo su se stesso, dall’altro la terza persona mi ha consentito di esplorare anche i personaggi secondari della storia.

Tu che avanzi nel buio della notte non è un romanzo breve, eppure scorre via velocissimo. Il ritmo è incalzante e il legame che si instaura tra James e Liz si sviluppa gradualmente: se lui infatti capisce da subito che quella ninfa dai capelli rossi diventerà il desiderio più grande della sua vita, Liz avrà bisogno di più tempo per comprendere quanto l’amore non possa sottostare a regole precostituite. Non si può scegliere di amare: le uniche scelte possibili sono dare modo all’amore di vivere, oppure tentare di soffocarlo. Ma chi lo prova sa che è lì, e che ha il potere di farci diventare le migliori parti di noi stessi, oppure di distruggerci.

Ringrazio di cuore l'autrice per avermi inviato la copia staffetta del romanzo.

A PROPOSITO DELL'AUTRICE:
Amabile Giusti è calabrese. È un ex avvocato che ormai si dedica completamente alla scrittura. La sua vita è creare romanzi e il suo sogno nel cassetto è vivere in un casale, dove inventare le sue storie circondata dal verde e da tanti animali.
Per farla felice, regalatele un saggio su Jane Austen, un ninnolo di ceramica blu, un manga giapponese o una pianta grassa piena di spine. Amabile spera di invecchiare lentamente (sembra sia l’unico modo per vivere a lungo), ma mai invecchiare dentro. Ascolta molto e parla poco ma, quando scrive, non si ferma più...
Dal 2009 ha pubblicato numerosi romanzi sempre più amati dal pubblico: Non c’è niente che fa male così, Cuore nero, Cuore cremisi, la serie di Odyssea (Oltre il varco incantato, Oltre le catene dell’orgoglio, Oltre i confini del tempo, Oltre il coraggio del sacrificio), L’orgoglio dei Richmond, Solo non si vedono i due liocorni, Vieni a vedere perché, e con Mondadori Trent’anni e li dimostro e La donna perfetta. Per Amazon Publishing ha scritto: Tentare di non amarti (2015), il sequel C’è qualcosa nei tuoi occhi (2016), È un giorno bellissimo (2017), Perché la notte appartiene a noi e Ogni volta che sono solo con te (2018), Come nessuno al mondo e Non cercavo qualcuno da amare (2019).
Con lo pseudonimo di Virginia Dellamore ha pubblicato numerosi romance storici: Lady Opaline, Una stravagante ragazza perbene, Non posso esistere senza di te, Un lord da conquistare, Un mascalzone senza pari, Il diavolo e la rosa, Di tutte le virtù e l’antologia I Regency.
Per ulteriori informazioni sull’autrice, si può visitare il suo sito www.amabilegiusti.com.




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