Recensione: Sophie sui tetti di Parigi di Katherine Rundell


Titolo: Sophie sui tetti di Parigi
Titolo originale: Rooftoppers
Autore: Katherine Rundell
Traduzione: Mara Pace
Illustrazioni: Terry Fan 
Data di pubblicazione: 10 novembre 2016
Genere: Libri per ragazzi
Editore: Rizzoli
Pagine: 283


TRAMA


La mattina del suo primo compleanno, una bambina galleggia nella custodia di un violoncello sulle acque della Manica. A raccoglierla è Charles, un eccentrico ma premuroso scapolo inglese, che decide di prendersi cura di lei. Una cura un po' speciale, perché Charles usa i libri come piatti e permette a Sophie di scrivere sui muri. Per questo, quando la ragazzina compie tredici anni, i servizi sociali minacciano di metterla in un istituto. Allora Charles e Sophie fuggono a Parigi in cerca della madre di lei, con un solo indizio in mano: la targhetta sulla custodia del violoncello che l'ha salvata dal naufragio. L'impresa non è affatto semplice, ma Sophie troverà sui tetti di Parigi un aiuto inaspettato.
Età di lettura: da 12 anni.


RECENSIONE


Poco dopo aver imparato a camminare, Sophie era riuscita ad arrampicarsi. Aveva cominciato con gli alberi: la strada più breve per il cielo. Charles le era stato accanto. Non era uno di quegli adulti che ripetono in continuazione: “Non lo fare, stai attenta”. Stava sotto di lei e gridava: «Più in alto, Sophie! Sì, brava! E non dimenticare di guardare gli uccelli: visti da sotto sono meravigliosi!»

Charles Maxim è uno dei personaggi più adorabili che io abbia trovato in un libro. Trentasei anni, studioso, testa tra le nuvole ma corpo straordinariamente piantato a terra, pronto a esserci sempre per la sua bambina.

Siamo tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Charles si trova a bordo di una scialuppa di salvataggio dopo il naufragio della Queen Mary quando vede una bambina galleggiare nella custodia di un violoncello. Dopo averla afferrata con le sue grandi mani, stabilisce che quello è il giorno del suo primo compleanno, poiché la piccola porta appuntata sul petto una coccarda col numero 1. La chiama Sophie e la porta con sé in una casa dove i libri sono il nutrimento per l’anima (e diventano anche piatti all’ora di pranzo, all’occorrenza).

Sotto lo sguardo miope dell’Ente Nazionale per l’Assistenza dell’Infanzia, Charles si rapporta a Sophie come fosse un’adulta, spingendola a non ignorare mai le possibilità della vita e citandole Shakespeare nel momento del bisogno. Charles non è bravissimo con le parole, ma è imbattibile quando si tratta di trovare quelle giuste tra le pagine di un buon libro.

Sophie cresce alta, generosa, un po’ goffa e avida lettrice. Lei e Charles sono una coppia formidabile, una diade super affiatata, ma i servizi sociali sono dell’avviso che non è un bene che un uomo scapolo cresca da solo una bambina che sta per diventare una giovane donna. Così, quando Sophie compie 13 anni, ai due non rimane altra scelta che fuggire alla volta di Parigi, se vogliono impedire che la ragazzina finisca con una famiglia affidataria. È lì che sperano di trovare la mamma di Sophie, un indizio che sono riusciti a ricavare dalla targhetta cucita all’interno della custodia del violoncello che hanno conservato come un tesoro prezioso. 

Le mamme sono una cosa di cui hai bisogno, come l’aria, pensò, e come l’acqua. Anche una mamma di carta era meglio di niente; anche se era solo una mamma immaginaria. Le mamme sono un posto dove far riposare il cuore. Un rifugio dove fermarsi a prendere fiato.

A Parigi, Sophie verrà a conoscenza di un mondo che neppure immaginava, fatto di bambini che abitano i tetti, gli alberi, l’aria e si aiutano a vicenda per rimanere fuori dalle grinfie degli orfanotrofi. Riusciranno ad aiutare Sophie nella ricerca della sua mamma?


Dopo aver letto molti libri della magnifica Katherine Rundell posso affermare che questo è al momento diventato il mio preferito. E mi sono innamorata di Charles, perché in molti suoi atteggiamenti ho ritrovato me stessa. Se dovessi elencarvi tutte le citazioni che ho segnato con un post-it probabilmente vi riporterei gran parte del libro, quindi devo limitarmi. Per salutarvi però non posso che chiudere con la mia preferita:

«Dodici anni è l’età giusta per iniziare a ricevere cose belle. Questi sono i libri» disse «che ho amato di più.»
«Grazie! Grazie!»
«I libri che leggerai in questi anni sono quelli che ti rimarranno più impressi. Sono i grimaldelli che ti apriranno le porte del mondo.»
«Sono perfetti.» Sophie iniziò a sfogliarli. Annusava le pagine, che odoravano di rovi e bricchi di latta. 
«Sono felice che lo pensi. Tuttavia, se hai intenzione di piegare in quel modo gli angoli delle pagine, sarò costretto a minacciarti di morte con una copia di Robinson Crusoe.»



A PROPOSITO DELL'AUTRICE:
Katherine Rundell ha trascorso l’infanzia tra Africa ed Europa. Insegna letteratura inglese presso l’All Souls College di Oxford. Con Rizzoli ha pubblicato Sophie sui tetti di Parigi (2015), La ragazza dei lupi (2016, Premio Andersen 2017 nella categoria oltre i 12 anni), Il Natale di Teo (2017), Capriole sotto il temporale (2018, finalista Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2019) e Racconti della giungla (2019). L’esploratore ha vinto il prestigioso Costa Children’s Book Award.




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