Three reasons why: La casa delle voci di Donato Carrisi


Titolo: La casa delle voci
Autore: Donato Carrisi 
Data di pubblicazione: 2 dicembre 2019
Genere: Thriller
Editore: Longanesi
Pagine: 400


TRAMA

Gli estranei sono il pericolo. Fidati soltanto di mamma e papà.
Pietro Gerber non è uno psicologo come gli altri. La sua specializzazione è l’ipnosi e i suoi pazienti hanno una cosa in comune: sono bambini. Spesso protagonisti di eventi drammatici o in possesso di informazioni importanti sepolte nella loro fragile memoria, di cui la polizia si serve per le indagini.
Pietro è il migliore di tutta Firenze, dove è conosciuto come l’addormentatore di bambini.
Ma quando riceve una telefonata dall’altro capo del mondo da parte di una collega australiana che gli raccomanda una paziente, Pietro reagisce con perplessità e diffidenza. Perché Hanna Hall è un’adulta.
Hanna è tormentata da un ricordo vivido, ma che potrebbe non essere reale: un omicidio. E per capire se quel frammento di memoria corrisponde alla verità o è un’illusione, ha un disperato bisogno di Pietro Gerber.
Hanna è un’adulta oggi, ma quel ricordo risale alla sua infanzia. E Pietro dovrà aiutarla a far riemergere la bambina che è ancora dentro di lei. Una bambina dai molti nomi, tenuta sempre lontana dagli estranei e che, con la sua famiglia, viveva felice in un luogo incantato: la «casa delle voci».
Quella bambina, a dieci anni, ha assistito a un omicidio.
O forse non ha semplicemente visto.
Forse l’assassina è proprio lei.


Come ogni anno, per me a metà novembre inizia la ricerca spasmodica di informazioni sul nuovo romanzo di Donato Carrisi, che puntualmente viene pubblicato nei primi giorni di dicembre. Quale regalo di Natale migliore, diranno gli amanti del genere? In teoria sì, ma nella pratica il libro in questione lo divoro in due giorni. Subito dopo attendo la presentazione a Milano (che arriva puntualmente anch’essa in concomitanza all’uscita), per poter sentire dalle parole dello stesso autore com’è nata l’idea del nuovo romanzo e quali sono i suoi progetti futuri.

Nello specifico, quest’anno Donato ha svelato che il film sul Suggeritore si farà e che prossimamente arriverà la serie tv per Sky su Il tribunale delle anime. Dopo l’uscita della serie, arriverà anche un nuovo capitolo della storia di Marcus, il penitenziere

Piccola curiosità: l’autore ha rivelato che non crede girerà mai un film che non abbia alla base un suo romanzo precedentemente uscito. E questa notizia mi ha resa molto felice!

Concentriamoci ora su La casa della voci che, ancora prima della pubblicazione, mi aveva terrorizzata non poco. Ebbene, dopo averlo letto, posso affermare con assoluta certezza che si tratta del libro più spaventoso di Carrisi (e dopo averglielo confidato alla presentazione, mi ha risposto che concorda con me).
Com’è nata l’idea di focalizzare questo romanzo su bambini e fantasmi? In maniera semplicissima: una sera, mentre l’autore era a cena con amici, una di loro ha raccontato una storia inspiegabile vissuta nell’infanzia. La sera stessa in cui è morta sua nonna, lei ha sentito qualcuno sedersi sul suo letto mentre dormiva. Dopo questa rivelazione, tutti i commensali hanno raccontato storie simili. Perché quindi non concentrare un romanzo su quelle paure vissute da tutti e solo apparentemente sopite? 

E quindi ecco a noi La casa delle voci. Di seguito vi elenco i tre motivi per i quali questo thriller è ansiogeno e terrificante, ma assolutamente da leggere.


1. «Con un figlio puoi permetterti qualsiasi egoismo, basta che lo chiami amore.»
Il primo motivo per il quale leggere il romanzo è un’importante riflessione che lo permea dall’inizio alla fine: il profondo egoismo degli adulti nei confronti dei bambini. È difficile approfondire questo aspetto senza rischiare di svelare particolari importanti della storia, come accade spesso quando si recensisce un thriller. Ciò che l’autore evidenzia con il suo nuovo romanzo è il rischio che ogni genitore corre: quello di assegnare a un figlio la gravosa responsabilità di dover soddisfare i bisogni del genitore. E tutto questo può avere conseguenze terribili sulla psiche di un bambino.



2. «C’è un curioso bambino – gioca in un angolino – nel buio che tace – lui sente una voce – c’è uno spettro burlone – che lo chiama per nome – al curioso bambino – vuole dare un bacino.»
Il secondo motivo può apparire banale, ma è invece essenziale nei romanzi di Donato Carrisi: l’elemento in grado di suscitare paura. In questo caso, si tratta di paure infantili che, crescendo, vengono archiviate come situazioni avvenute a causa della fervida immaginazione dei bambini. L’addormentatore di bambini, ossia l’ipnotista Pietro Gerber, sa bene quanto anche gli eventi che appaiono totalmente disconnessi dalla realtà abbiano invece almeno una punta di razionalità. Ed è su questo che lui come professionista fa leva per accertarsi che i suoi piccoli pazienti siano inseriti in contesti di vita in grado di supportare al meglio il loro percorso di crescita.


3. Il terzo motivo che dovrebbe incuriosire ogni lettore assiduo di thriller e non solo è la totale assenza, in questo romanzo, degli elementi comunemente riscontrabili nel genere. Non ci sono vittime, non ci sono scomparse, non ci sono carnefici, non ci sono omicidi: il mostro in questo romanzo non si vede, perché il mostro si cela nella psiche. Sarà che la psicologia è sempre stata il mio pane quotidiano, ma come si fa a non lasciarsi attrarre da una prospettiva del genere?
Se a queste premesse aggiungete la capacità dell’autore di seminare piccoli indizi in ogni capitolo, piccoli colpi di scena che sgomentano o disorientano o ancora ingannano il lettore, in attesa del colpo di scena finale…Ecco a voi gli ingredienti giusti per un thriller imperdibile.


A PROPOSITO DELL'AUTORE:
Donato Carrisi è nato nel 1973 a Martina Franca e vive a Roma. Dopo aver studiato giurisprudenza, si è specializzato in criminologia e scienza del comportamento. È regista oltre che sceneggiatore di serie televisive e per il cinema. È una firma del Corriere della Sera ed è l’autore dei romanzi bestseller internazionali (tutti pubblicati da Longanesi) Il suggeritore, Il tribunale delle anime, La donna dei fiori di carta, L’ipotesi del male, Il cacciatore del buio, La ragazza nella nebbia, - dal quale ha tratto il film omonimo con cui ha vinto il David di Donatello per il miglior regista esordiente -, Il maestro delle ombre, L’uomo del labirinto, - da cui ha tratto il film omonimo - e Il gioco del suggeritore.

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