Recensione: Nei tuoi occhi il mio riflesso di Benedetta Cipriano


Titolo: Nei tuoi occhi il mio riflesso
Autore: Benedetta Cipriano
Data di pubblicazione: 12 dicembre 2019
Genere: Contemporary romance 
Editore: Self  publishing
Pagine: 406


TRAMA

Lei ha il nome della pioggia.
Di quella pioggia che tranquillizza il mio respiro nelle notti insonni.
Come pioggia silenziosa batte sui vetri della mia anima colmando le crepe con la leggerezza dell’acqua, che tutto riempie, perfino i vuoti.
Si è abbattuta su di me come un temporale in pieno agosto,
mi ha spogliato di ogni sicurezza e ha scavato a fondo alla ricerca di un’anima stanca che preferiva starsene nel silenzio rassicurante di un petto senza battiti.
Con la sua fragilità e il suo cuore andato in pezzi ha distrutto le mie barriere e ha lasciato che il mio dolore si fondesse con il suo.
Mi ha conquistato con la sua malinconia, i suoi fallimenti, le sue ferite e le sue lacrime nascoste negli occhi.
Perché i suoi sono occhi magnetici e distrutti, sono occhi che celano tormenti e storie.
Occhi dai quali non posso fuggire.
Eppure da quegli occhi proverò a nascondermi.
Perché il mio cuore sta andando lentamente in pezzi.
Perché ho al centro del petto una ferita che non potrà rimarginarsi.
Perché la vita mi ha colpito, distrutto, deteriorato.
Perché sto colando a picco verso il centro di un abisso.
Un abisso nel quale non posso trascinarla.
Eppure continuo a desiderarla, perché lei è la luce che illumina il buio pesto della mia anima.
Lei è la pioggia che spegne gli incendi e leviga le ferite.
Lei è il coraggio, la passione, la forza.
L’unica persona alla quale non riesco a resistere.
Perché Amaya Evans è entrata senza bussare e si è presa un posto:
quello al centro del mio cuore.


RECENSIONE


Amaya è molto giovane quando il punto di riferimento della sua vita viene a mancare. Il suo papà, affermato pilota, muore proprio a causa di quel mezzo che tanto amava, tra le braccia del cielo che l’ha accolto per i molteplici anni della sua carriera. 

La vita di Amaya, dopo il tragico evento, si ferma: niente più università, niente più progetti, niente più trasferimento negli Stati Uniti. Gli anni successivi alla morte del suo papà li trascorre nel non luogo che è l’aeroporto dal quale ogni volta lui partiva; dietro il bancone di una caffetteria aperta h24, Amaya vuole credere di calpestare il suolo così conosciuto a suo padre e respirare quell’aria di cui faceva scorta ogni volta che lasciava la sua bambina. E quando i turni di notte sono tranquilli, inframmezzati dagli sporadici avventori tipici di quelle ore, Amaya affida a dei post-it i suoi pensieri, i suoi rimpianti, le sue sofferenze. Troppo spaventata per lanciarsi nel progetto della stesura di un libro, rivolge messaggi motivazionali a se stessa, che la spronino a non lasciarsi sopraffare nei momenti in cui l’assenza è insopportabile.

Ed è proprio uno di quei post-it che finisce appiccicato, per puro caso, sotto la tazza da asporto che Lucas, pilota in fuga dal suo presente, ordina dopo un turno massacrante.

Ad Amaya,
che voleva diventare una scrittrice e che adesso serve i caffè al bancone di un bar:
Sei abbastanza. Nonostante tutto.

Quelle parole si incidono a fondo dentro di lui, perché in esse riconosce un desiderio profondo di sentirsi abbastanza per la persona che più ama al mondo: sua madre. Quando decide di recarsi nuovamente alla caffetteria per scoprire il volto che si cela dietro quel nome così particolare, non immagina minimamente che diverrà ciò su cui vorrà posare il suo sguardo ogni mattina e ciò che vorrà sognare ogni notte.

Due anime belle incrinate dai numerosi colpi della vita si incontrano al tavolino di un bar nell’aeroporto di Rio e, immediatamente, si riconoscono come pezzi mancanti di uno stesso dolore. E di una stessa speranza di rinascita.

Lo bacio come se il mondo svanisse e ci fossimo solo noi.
Su una spiaggia di Ipanema, mano nella mano, sotto un cielo tempestato di stelle, mentre la luna disintegra il tormento e illumina i nostri cuori.

Ancora una volta Benedetta Cipriano conferma il suo stile narrativo soave, evocativo e profondo. E, se possibile, con Nei tuoi occhi il mio riflesso fa un passettino in più, giungendo al trasferimento del dolore narrato al dolore vissuto. Ciò che ho letto l’ho sentito su di me, mi ha fatto ripensare a periodi particolari della mia vita, facendomi sentire compresa quando mi sono messa in standby, legittimata quando ho urlato forte e riconosciuta quando ho scoperto di non essere sola. Amaya e Lucas non si fermano tra le pagine del libro: escono fuori assieme all’anima di Benedetta, che io ho scorto un po’ nell’una e un po’ nell’altro. Questa vicinanza emotiva rende il romanzo toccante e potente, e forse il migliore della nutrita produzione letteraria dell’autrice. Non perdetevelo.

A PROPOSITO DELL'AUTRICE:
Sono una lettrice compulsiva. Il mio mondo è fatto di carta e inchiostro, credo nelle favole e spero sempre nel lieto fine. La scrittura mi permette di volare con la fantasia, mi bastano una penna e un foglio per ritrovarmi in un posto lontanissimo, magari con uno zaino in spalla, riscaldata dal sole caldo della California, pronta ad affrontare un’avventura on the road. Sono una sognatrice ma, dato che detesto che il sogno abbia fine, quando apro gli occhi scrivo, immagino, creo un mondo perfetto del quale potermi innamorare, abbandonando per qualche attimo la realtà.



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