Recensione: La bellezza di Medusa e gli altri volti del mito di Sabina Colloredo


Titolo: La bellezza di Medusa e gli altri volti del mito
Autore: Sabina Colloredo
Illustrazioni: La Tram
Data di pubblicazione: 22 ottobre 2019
Genere: Narrativa per ragazzi
Editore: DeA Planeta
Pagine: 205


TRAMA

I miti a cui siamo abituati raccontano gli amori tormentati e le grandi gesta di prodi combattenti, pronti a lanciarsi in battaglie epiche per ottenere gloria e onore. Sono storie viste attraverso gli occhi di dei ed eroi. Ma se a raccontare quelle leggende fossero le voci inascoltate? Quelle dei vinti, dei reietti. Dei mostri. Sarebbe tutto diverso. E dietro le fattezze bestiali del Minotauro ci apparirebbe un prigioniero che brama la libertà. Sotto la chioma sibilante di Medusa vedremmo gli occhi fiammeggianti di una donna in cerca di giustizia. E nell'urlo terrificante di Polifemo sentiremmo il dolore straziante di chi è stato ingannato. In questi racconti potenti, poetici e rivelatori, Sabina Colloredo sa incantare con i segreti, le passioni e le sofferenze di sei personaggi che la tradizione ha sempre dipinto a tinte fosche. Ognuno di loro ha una storia alle spalle di cui il mito che l'ha resa celebre non è che la conclusione.
Età di lettura: da 8 anni.


RECENSIONE


Fin dal primo anno delle medie ho scoperto di avere una passione sconfinata per la mitologia greca. Ricordo ancora il libriccino che usavo a scuola e i miti che vi erano descritti: infatti lo conservo gelosamente nella mia libreria, nonostante sia ormai consunto dopo le innumerevoli letture.

Pensateci: a paragone della mitologia non esistono intrecci nelle serie tv o nelle fiction che tengano.
Quindi immaginate la mia gioia quando il mese scorso, per puro caso, ho scoperto l’esistenza di un libro dove i miti che ho divorato in adolescenza venivano narrati dal punto di vista del mostro, piuttosto che dell’eroe. Doveva assolutamente essere mio!

È stata una lettura affascinante, triste e indimenticabile. So già che nel corso degli anni a seguire riprenderò il volume in mano più volte. I mostri scelti da Sabina Colloredo sono sei: Medusa, il Minotauro, Pandora, Polifemo, Persefone e Fetonte.

Da cosa sono accomunate queste cinque figure mitologiche?

La triste realtà appare evidente già dalla storia di Medusa: “Ero pronta a rischiare tutto, pur di sentirmi amata per qualche ora”.

E ancora dice il Minotauro: “Crebbi solo, senza neppure il sollievo di essere dimenticato”.

E Pandora: “La dea dell’amore sapeva bene che gli uomini vengono abbagliati dall’effimero, mentre noi donne ci avventuriamo nell’oscurità e spesso ne patiamo le conseguenze”.

Persefone, a sua volta: “Passavo le giornate sforzandomi di dimenticare che la vera vita l’avevo vissuta dove per gli altri c’era solo morte”.

Infine Fetonte: “Una carezza è un attimo. Eppure non me l’ha mai fatta”.

Avete trovato il nesso? Una profonda e opprimente solitudine. Un bisogno mostruoso di essere amati, se proprio vogliamo parlare di qualcosa di mostruoso.

L’autrice si sofferma sull’altra faccia della medaglia di ognuno di loro, evidenziando come questi sei personaggi siano diventati mostri solo in conseguenza alla mostruosità di chi doveva prendersene cura o trattarli con rispetto.

La madre di Medusa la costrinse a diventare una sacerdotessa di Atena contro la sua volontà e non le dimostrò mai il suo affetto; il Minotauro venne usato come una pedina per motivi economici, facendo leva sull’associazione tra il suo aspetto mostruoso e una mostruosità interiore indotta; Polifemo fu l’ennesima tacca sull’armatura piena di apparenti astuzie di un uomo orribile come Odisseo; Pandora venne creata con l’intento di avere un oggetto da usare a piacimento e invece si rivelò molto più complessa di quanto gli dei pensassero; Persefone, negli Inferi di Ade, risorse invece di morire, poiché libera dall’oppressione materna; Fetonte cercava solo l’affetto di un padre troppo impegnato a solcare i cieli col suo carro per mostrargli un solo briciolo di affetto.

Vi consiglio con tutto il cuore l’acquisto di questo libro: con un linguaggio adatto anche ai ragazzi e l’utilizzo della mitologia rappresenta un’importante riflessione sul lato buono e cattivo presente in ognuno di noi. Perché anche gli esseri malvagi sono stati bambini una volta.


A PROPOSITO DELL'AUTRICE:
Sabina Colloredo vive a Milano e ha due figlie. Fin da piccola si appassiona alla scrittura e alle elementari scrive il suo primo romanzo, ora conservato gelosamente nel primo cassetto a destra della sua scrivania. Direttrice creativa in alcune tra le più importanti agenzie di pubblicità milanesi, con la nascita delle figlie inizia a scrivere libri per l’infanzia che pubblica con Edizioni EL, Emme Edizioni, Einaudi Ragazzi, De Agostini (DeA). I suoi libri, tradotti in molte lingue, dono un centinaio tra racconti, romanzi storici e mitologici, biografie femminili e poesie. In Italia hanno venduto più di 220.000 copie.



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