Recensione: Il posto magico di Chris Wormell


Titolo: Il posto magico
Titolo originale: The magic place 
Autore: Chris Wormell
Illustrazioni: Chris Wormell
Traduzione: Eleonora Dorenti
Data di pubblicazione: 12 novembre 2019
Genere: Libri per ragazzi 
Editore: Rizzoli
Pagine: 304


TRAMA

Provate a immaginare una Grande Città Nera, avvolta da una coltre di fumo e fuliggine, dove i tetti si susseguono all’infinito. Laggiù, in una casetta lunga e stretta, vivono Clementine e i suoi perfidi zii. Confinata nell’umida cantina che le fa da cameretta, Clementine è felice solo quando sogna un posto lontano, molto lontano, dove al posto dei tetti ci sono colline, al posto delle strade ruscelli. Clementine è convinta che esista davvero, quel suo Posto Magico, e che prima o poi riuscirà a raggiungerlo. Così un giorno, con l’aiuto del suo migliore amico – un gatto molto intelligente di nome Gilbert – decide di scappare per sempre dalla città e di arrivare finalmente lì dove ha sempre sognato di stare.
Un’avventura che commuove come un classico e fa ridere come le storie di Roald Dahl, scritta e illustrata dall’artista Chris Wormell.


RECENSIONE


Ho sempre sostenuto che una casa non è un luogo fisico, quanto piuttosto un rifugio dell’anima, in grado di farci sentire accolti e accettati, oltre che amati. Quando tutto questo non avviene, una casa resta uno sterile tetto sulla testa, privo di qualsiasi accezione di calore.

Clementine non sa cosa sia davvero una casa, né una famiglia, né degli amici. Ha sempre vissuto segregata fra le mura – e spesso addirittura in uno stanzino in grado di contenere a malapena un letto e delle coperte lise – di una costruzione grigia e triste, immersa nel lugubre oceano di una Grande Città Nera, fatta di tanti palazzi e priva di ogni colore. I suoi unici familiari sono i suoi zii, Vermilia e Rufus: la prima tozza e forzuta, il secondo alto e smilzo, con un volto simile a un coccodrillo.

Tutto ciò che Clementine riceve da loro sono punizioni insensate, lavori domestici da svolgere e lo stretto necessario per non farla morire di stenti. Il suo unico alleato è un gatto di nome Gilbert che, più coraggioso di lei, trova sempre il modo di sfuggire alle grinfie di zia Vermilia, andando e venendo a piacimento.

La triste rassegnazione della bambina cambia un giorno, apparentemente come un altro, in cui gli zii non la chiudono nel suo bugigattolo prima di uscire: la bambina gironzola libera per casa e si imbatte in una porta del terzo piano che è sempre stata chiusa a chiave. Ma stavolta uno spiraglio le lascia intravedere la stanza all’interno e, spinta dalla curiosità, Clementine entra. Scoprire qual è la sua sorpresa più grande è stato per me molto triste: nella stanza, simile a una soffitta, la bambina nota una piccola finestrella. È la prima volta che riesce a osservare il mondo fuori al di là dei tetti, perché lei non è mai uscita di casa. Ma le due scoperte che rivoluzioneranno la sua vita sono un coniglietto di peluche che le sembra familiare e un puntino, lontano lontano, in cui dalla finestra intravede montagne e cielo azzurro.
Eccolo lì, quello è il posto che vuole raggiungere, quello è Il posto magico!
E deve riuscire assolutamente a tirare fuori il coraggio necessario per fuggire da quel luogo orribile una volta per tutte.

Questo romanzo per ragazzi è davvero bellissimo: oltre alla narrazione, che spesso si rivolge direttamente al lettore, le illustrazioni aggiungono il tocco perfetto. Molto evocativo è il fatto che esse siano in bianco e nero per tutto il libro, tranne una, la più importante, l’unica che Clementine e ogni bambino del mondo dovrebbero conoscere in tutte le sue accezioni più belle: una casa.

A PROPOSITO DELL'AUTORE:
Chris Wormell è uno dei più affermati illustratori inglesi. Nel 1990 ha vinto il Graphic Prize della Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna con An Alphabet of Animals, il suo primo libro per bambini, e nel 2016 il prestigioso Costa Book Prize per la copertina dell'edizione originale del romanzo Io e Mabel. Ovvero l'arte della falconeria di Helen MacDonald. Nel 2017 ha illustrato la copertina de Il libro della Polvere. La belle Sauvage di Philip Pullman. Sue sono le splendide illustrazioni dei volumi illustrati Dinosaurium e Planetarium, pubblicati da Rizzoli.



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