Three reasons why: Tutti giù per aria di Rosella Postorino


Titolo: Tutti giù per aria 
Autore: Rosella Postorino
Illustrazioni: Alessandra Cimatoribus
Data di pubblicazione: 7 ottobre 2019
Genere: Narrativa per ragazzi
Editore: Salani
Pagine: 144


TRAMA


Tina non sa cosa le è saltato in mente quel pomeriggio, quando ha accettato di giocare a pallavolo con i compagni. Di solito fa solo le cose che sa fare bene, perché ha sempre paura di sbagliare. Gli altri bambini la chiamano 'perfettina' e non la trovano molto divertente: la perfezione non ha mai fatto ridere nessuno! La palla cadrà nel fiume, Tina per riprenderla precipiterà giù da una cascata e da qui tutto avrà inizio. Recuperata da un'enorme signora-mongolfera, viene portata in volo fino a uno strano paese, pieno di personaggi strampalati, quel giorno in festa per la Fiera degli Scarti e l'annuale Caccia al Tesoro. Chi arriverà primo? Ma soprattutto, cosa vinceranno gli altri? Perché, quando si gioca insieme, nessuno perde mai.


Vincitrice del Premio Campiello 2018 con Le assaggiatrici, Rosella Postorino torna in libreria con un esordio nel mondo della narrativa per ragazzi: Tutti giù per aria, edito Salani. Il romanzo si sofferma sulla bellezza delle imperfezioni e sull’importanza di non rifuggirle per essere accettati da tutti. Perché solo quando veniamo accettati compresi di imperfezioni capiamo di essere davvero parte di relazioni positive, che ci aiuteranno a crescere.

Ecco i tre motivi per i quali questo libro mi ha conquistata.


1. Tina, la protagonista, è una bambina non molto amata dai suoi coetanei. È la classica perfettina, se vogliamo descriverla in un solo aggettivo: non esce mai fuori dai bordi quando colora, mangia sempre composta, i suoi quaderni non hanno neppure una pieghetta. Ma si sa che, soprattutto quando si ha a che fare coi bambini, la perfezione annoia: anche perché Tina non si mette mai in gioco con quello che non sa fare. Piuttosto, preferisce rinunciare. Tutto, purchè non ridano di lei.

Il primo motivo per leggere questo romanzo: vivere la vita con l’obiettivo fisso di raggiungere la perfezione ci fa perdere la parte più bella del nostro viaggio, e cioè le volte in cui sbagliamo e impariamo dai nostri errori.


2. Quando, per la prima volta in vita sua, Tina decide di lanciarsi nel vuoto e giocare a pallavolo con i suoi compagni, la palla va a finire in un fiume. Ansiosa di rimediare, la bambina decide di doverla recuperare a tutti i costi. Ma, quando si trova avvolta dalle rapide del fiume, arriva in suo soccorso una donna in mongolfiera, Gianna Baloon. E, sorpresa delle sorprese, la mongolfiera è la donna e la donna è la mongolfiera! Gianna la porta con sé in un posto dove le cose più assurde sono all’ordine del giorno e gli abitanti vivono felici e sereni coi loro difetti. Fra tutti, Brezzolino: un buffo personaggio che realizza acconciature per bambini fantasiose servendosi di un grave problema di flatulenza. Certo, i bambini che desiderano i capelli a forma di carciofo si vedono costretti a usare una pinza per tapparsi il naso, ma il risultato finale vale lo sforzo!

Il secondo motivo per leggere questo romanzo: i difetti possono diventare un punto di forza che ci differenzia da tutti gli altri, rendendoci unici.


3. Cosa mai potrà accadere a una bambina perfetta in un paese imperfetto? Forse lo sbigottimento iniziale si trasformerà in leggerezza? O forse ancora si potrà imparare che ridere di sé stessi è una magnifica idea per superare l’imbarazzo, in tutte quelle situazioni che ci creano ansia e paura di non riuscire?

Il terzo motivo per leggere questo romanzo: come accade sempre con le storie per ragazzi, non mancano mai di insegnare qualcosa anche agli adulti. Perché prendersi troppo sul serio è un’esperienza che molti grandi vivono, dimenticandosi la risata spensierata che sorge alla vista di una maglietta macchiata di sugo, dopo un aver mangiato un bel piatto di pasta al pomodoro.


A PROPOSITO DELL'AUTRICE:
Rosella Postorino (1978) vive e lavora a Roma. Ha esordito nella narrativa nel 2004 con il racconto In una capsula all’interno dell’antologia Ragazze che dovresti conoscere (Einaudi). Nel 2007 è uscito il suo primo romanzo La stanza di sopra (Neri Pozza; Premio Rapallo Opera Prima, è entrato nella dozzina del Premio Strega). Ha in seguito pubblicato L’estate che perdemmo Dio (Einaudi 2009, Premio Benedetto Croce, Premio speciale della giuria Cesare De Lollis), Il corpo docile (Einaudi 2013, Premio Penne), la pièce teatrale Tu (non) sei il tuo lavoro all’interno di Working for Paradise (Bompiani 2009) e Il mare in salita (Laterza 2011).
Ha tradotto e curato alcune opere di Marguerite Duras. Con il romanzo Le assaggiatrici (Feltrinelli 2018) ha vinto la 56esima edizione del Premio Campiello, il Premio Pozzale Luigi Russo, il Premio Rapallo, il Premio Vigevano Lucio Mastronardi, il Premio Wondy e il Premio Chianti. Inoltre il romanzo è stato Libro dell’anno per i gruppi di lettura di Fahrenheit Radio Tre.

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