Three reasons why: Il buco di Anna Llenas


Titolo: Il buco 
Titolo originale: El buit 
Autore: Anna Llenas
Traduzione: Daniela Gamba
Illustrazioni: Anna Llenas
Data di pubblicazione: 26 maggio 2016
Genere: Libri per bambini
Editore: Gribaudo
Pagine: 88


TRAMA


Giulia sente un buco nella pancia che non le piace per niente. Allora prova in tutti i modi a riempire quel vuoto, per farlo scomparire. Ce la farà?


Sulla copertina di questo libro spicca una bambina che osserva un grande buco che ha proprio al centro della pancia: un buco vero, nel quale i piccoli lettori possono affondare il dito e sentirne il contorno.

Questa bambina è Giulia, e l’autrice ci presenta così la sua storia:
"La vita è piena di incontri. E anche di perdite. Alcune insignificanti, come quando si perde una matita o un foglietto. Ma alcune sono importanti, come la perdita di qualcosa a cui si tiene, della salute o di qualcuno che si ama. Questa storia ci parla della nostra capacità di resistere e di superare le avversità, di trovare il senso della vita."

Ecco ora i tre motivi per i quali questo libro dovrebbe essere presente nelle case di ogni adulto e bambino.


1. Giulia è una bambina con una vita serena e tranquilla che un giorno, in seguito a una perdita, si ritrova con un buco nella pancia. Molteplici sono i modi ai quali ricorre per cercare di impedire al vento freddo e ai mostri di attraversarlo. Pensa di tapparlo col cibo, con le amicizie superficiali, con gli oggetti materiali, con un appuntamento con un bel ragazzo. Ma niente, quel buco non vuole saperne di sparire.

E dunque il primo motivo per leggere questo libro è il seguente: Giulia è tutti noi, perché capita a chiunque nel corso della vita di trovarsi di fronte a un vuoto, a prescindere dalla causa che l’ha provocato. E ognuno di noi cerca di sopperire a quella voragine, sperimentando varie opzioni, e spesso passando per le più deleterie.


2. Quando finalmente Giulia si lascia andare alla disperazione, tirando fuori assieme alle lacrime anche il dolore che la attanaglia, ecco che giunge un’importante consapevolezza: per far fronte al buco non deve cercare fuori, ma guardare dentro di sé. Solo scoprendo le sue risorse, le sue qualità, i suoi meravigliosi mondi magici potrà rapportarsi agli altri con curiosità e gioia, instaurando solidi legami con persone dotate di buchi anch’esse, perché tutti ci scontriamo col dolore.

Il secondo motivo per leggere questo libro è la semplicità, nei disegni e nel linguaggio, coi quali l’autrice riesce a risultare immediata ai bambini e disarmante agli adulti nel trasmettere un messaggio di forza e speranza per fronteggiare le ferite che ci portiamo addosso.


3. La frase finale del libro è la seguente: “…fortunatamente il buco non scomparve mai del tutto…”.
Ebbene sì, tutto il percorso intrapreso da Giulia non è volto alla chiusura del buco, ma alla consapevolezza di avere dentro di sé tutti i mezzi necessari a fronteggiare il dolore della perdita. La forza consiste nel riconoscere l’origine di questi buchi e colmarli in parte con l’accettazione e la legittimazione del dolore, e il superamento dei sensi di colpa derivanti dalla consapevolezza della vita che continua. Avere un piccolo spazio vuoto è una risorsa, più che un difetto: solo così possiamo scoprire parti di noi che prima non conoscevamo, che ci aiutano a caratterizzare le persone che diventeremo.

Il terzo motivo per leggere il libro è che funziona anche da monito, oltre che da supporto, per gli adulti: cercare di colmare i vuoti con acquisti compulsivi, gioco d’azzardo, droghe, alcool, cibo e false relazioni rappresenta un modo per scordarsi di se stessi, non per scendere a patti con il dolore. Ricordiamo sempre che la forza parte da dentro di noi ma, se non riusciamo a trovarla, non siamo soli. Ci sono molte associazioni e persone qualificate in grado di supportarci nella scoperta dei mondi meravigliosi dentro noi stessi. 


A PROPOSITO DELL'AUTRICE:
Anna Llenas vive a Barcellona, dove dopo la laurea in Pubblicità e Pubbliche Relazioni ha conseguito il diploma in Disegno Grafico e un master in illustrazione. Ha lavorato come direttore artistico e creativo per diverse aziende e attualmente è impegnata come grafica e illustratrice free lance.

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