Titolo: Nessuna notte è infinita
Autore: Francesca Pansa
Autore: Francesca Pansa
Data di pubblicazione: 5 novembre 2019
Genere: Narrativa
Editore: Rizzoli
Pagine: 160
Pagine: 160
TRAMA
Un viaggio nella memoria familiare, un percorso a ritroso nel tempo, intriso di suggestioni letterarie. Il cuore di questa storia è Soave, di cui Francesca, la figlia, segue le tracce: Nessuna notte è infinita è il racconto di una famiglia, la sua, che si snoda lungo tutto il Novecento, in un Paese segnato da profondi cambiamenti, sullo sfondo delle vite quotidiane dei protagonisti di questo intimo omaggio alle proprie radici. Il cammino della famiglia inizia a Castrovillari, Calabria, e ha come destinazione Roma, alla scoperta di quel che c’è stato prima, in un tempo dai contorni sfumati, ormai perduto eppure sempre vivo nei ricordi: un pomeriggio assolato in un paese del Meridione, un austero collegio di suore, una maestra montessoriana che va in giro in calesse per far lezione ai bambini nei campi, le “pericolose” letture politiche di un giovane professore, un fotografo in erba che parte per l’America con una valigia piena di sogni. Un romanzo d’amore e di lotta, intenso come le esistenze che racconta, accompagnato dalle malinconiche note di un pianoforte che suona in sottofondo. Una storia che è prima di tutto un tributo alle donne antiche e moderne, donne che hanno tanto lottato, pianto, sofferto, amato. Soprattutto amato.
RECENSIONE
Al centro della memoria Soave, la madre di Francesca, di cui ci viene presentata la fanciullezza e le scelte di vita, ma anche le persone che l’hanno accompagnata negli anni. Tutto ha origine a Castrovillari, in Calabria, e ha come punto di arrivo Roma, caotico connubio di timori e grandezze senza confini, in grado di instillare timore in chi era vissuto tra le certezze e le ristrette conoscenze dei piccoli paesi.
Ma che cosa è esattamente un colpo di fulmine al di là della mitologia che l’accompagna? Quante attese, quanti sentimenti, quante fantasie precipitano in quell’attimo e fanno sì che esso si trasformi prima in amore e poi in patto coniugale e destino condiviso, in cui entrambi si riconoscono, magari per un’intera esistenza, se sono fortunati.
Pensate a una maestra talmente convinta del proprio compito da trasformarlo in missione, al punto da girare per le campagne a far lezione ai piccoli alunni che non si presentavano a scuola, o ancora andare per un solo giorno a settimana dalla Calabria a Roma, pur di ottenere il punteggio necessario al suo ruolo (riferendomi al viaggio, la distanza va intesa in base ai mezzi dell’epoca, ovviamente).
Qui e là, all’improvviso tra un capitolo e l’altro, fanno capolino suggestioni letterarie, riferite alla vita di personaggi alla stregua di Virginia Woolf, di cui Francesca Pansa ci offre scorci malinconici e riflessivi.
Non serve aggiungere altro su questo breve romanzo, perché per assaporarlo appieno va preso tra le mani e letto: vi assicuro che lo stile dell’autrice vi farà posare il libro solo una volta finito.
A PROPOSITO DELL'AUTRICE:
Giornalista, dirige il progetto Le fate sapienti, con antologie, agende e calendari. Ha pubblicato saggi e romanzi, tra cui Donne che odiano gli uomini, Ti porto sempre con me, Viaggio intorno ai sogni.
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