Recensione: Nella bocca del lupo di Michael Morpurgo


Titolo: Nella bocca del lupo
Titolo originale: In the mouth of the wolf
Autore: Michael Morpurgo
Illustrazioni: Barroux
Traduzione: Bérénice Capatti
Data di pubblicazione: 3 settembre 2019
Genere: Libri per ragazzi
Editore: Rizzoli
Pagine: 176


TRAMA

Francis e Pieter, due fratelli molto Uniti eppure così diversi. Quando scoppia la seconda guerra mondiale scelgono strade opposte: Pieter si arruola nell’aviazione britannica e va a combattere, mentre Francis, convinto pacifista, fa obiezione di coscienza e si ritira nella campagna francese. Le loro idee sembrano guidarli, ma la guerra travolge tutto e Francis si ritroverà solo di fronte al nemico. Uno dei più grandi autori per ragazzi contemporanei attinge alla storia vera dei suoi zii per dar voce alla lunga e commovente lettera di un uomo che, nel giorno del suo novantesimo compleanno, ricorda il fratello scomparso settant’anni prima. Il testo è accompagnato dalle raffinate ed evocative illustrazioni di Barroux.


RECENSIONE

Una lunga e commovente lettera di un uomo che, nella notte dei suoi novant’anni, ricorda la propria vita e le persone importanti che hanno contribuito ad arricchirla: ecco cosa ci ha regalato Michael Morpurgo nel romanzo Nella bocca del lupo.

Sono passati 80 anni dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e gli eventi che continuano a susseguirsi nel mondo mi fanno pensare che questa tragica pagina della storia dell’umanità sia avvenuta solo pochi giorni fa. Le esperienze passate non dovrebbero fare in modo di non ripetere gli stessi errori, poiché dalle conseguenze di questi ultimi si è appreso qualcosa di nuovo? A quanto pare questa logica considerazione non funziona, quando si tratta di prostrarsi al dio denaro.

Il protagonista del romanzo di Morpurgo, Francis Cammaerts, è realmente esistito. Così come suo fratello Pieter, i suoi genitori, sua moglie, i suoi amici. In particolare, Francis era lo zio dell’autore. Ed è alla storia dei suoi zii che Morpurgo attinge per portare alla luce l’ennesima testimonianza di quanti orrori e quanta sofferenza le guerre provochino, sia a livello di singole vite che a livello di intere nazioni.

Prima che la guerra li fagocitasse, Francis e Pieter erano i soli figli maschi di una famiglia molto numerosa. Sempre secondo al fratello, che spiccava sin da piccolo come un astro nascente della recitazione, Francis ha sempre arrancato, nel cammino della propria infanzia, per ritagliarsi uno spazio tutto suo, soprattutto nella considerazione di suo padre. Perché laddove Pieter appariva deciso e vincente, lui era sempre l’eterno indeciso, che svolgeva i suoi compiti più per dovere che per reale passione.
Tuttavia è proprio l’arrivo della guerra che convince Francis a prendere una posizione netta, per la prima volta in vita sua: è contrario, non vuole arruolarsi, la sua strada è quella del pacifismo. E se proprio deve lottare, che sia per il raggiungimento della pace, piuttosto che di una vittoria che rappresenta comunque una sconfitta. Nessuno vince alla fine di una guerra.
E, ancora una volta, suo fratello Pieter si trova sul versante opposto: decide di partire, di arruolarsi, di combattere contro il fascismo e le prime avvisaglie della follia hitleriana.

Ma se la vita è colma di imprevisti in tempo di pace, figuriamoci quando nel mondo infuria una guerra che sarà ricordata per sempre come un qualcosa che si era fatto di tutto per evitare, ma evidentemente non abbastanza: Francis non potrà più servire il paese in una fattoria, lontano dal conflitto. Il suo percorso assumerà la forma della Resistenza, che è comunque una guerra alla guerra.
E nei capitoli che si susseguono Francis ci accompagna nella sua crescita, talvolta naturale talvolta forzata, e si rivolge di volta in volta a una figura diversa incontrata sulla sua strada, tanto da far divenire il romanzo una lunga, malinconica lettera.

E io ti dissi – ricordo benissimo di averlo detto – che uccidere un altro essere umano, per quanto nobile fosse la causa, era sbagliato, era crudele e malvagio quanto qualunque tiranno contro cui si lottava. 

Sul finale, a fare da epilogo alla narrazione, ci sono scatti reali delle persone menzionate, in vari momenti della loro vita. Un tassello perfetto a conclusione di un romanzo per ragazzi che commuove gli adulti.


A PROPOSITO DELL'AUTORE:
Michael Morpurgo è l'acclamato autore di oltre un centinaio di libri per ragazzi per i quali ha vinto numerosi premi. Il suo bestseller, War Horse, da cui è stato tratto l'omonimo film di Steven Spielberg, è pubblicato da Rizzoli, editore anche di Ascolta la luna e La domanda su Mozart.

A PROPOSITO DELL'ILLUSTRATORE:
Barroux è un noto illustratore francese, autore di graphic novel e libri per ragazzi. Le sue opere sono tradotte in tutto il mondo e hanno ottenuto numerosi riconoscimenti. Collabora anche con diversi giornali e riviste.


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