Ogni Giorno Come il Primo Giorno di Giorgia Penzo


Titolo: Ogni Giorno Come il Primo Giorno
Autore: Giorgia Penzo
Data di pubblicazione: 31 maggio 2018
Genere: Young adult
Editore: Nord
Pagine: 358


TRAMA

Petra e Cloe erano diversissime - una ribelle, insicura, chiusa in se stessa; l'altra solare e amata da tutti - eppure unite da un legame profondo e sincero. E, adesso che è rimasta da sola, Petra fa una promessa alla sorella: vivrà anche per lei, s'impegnerà a migliorare e a non buttare più la sua esistenza. Niente più feste sfrenate, niente più alcol, niente più brutti voti a scuola. Ma è tutto così maledettamente difficile, con la famiglia che cade a pezzi e tutto il mondo che le urla in faccia che è colpa sua se Cloe è morta in un incidente d'auto. Ma Petra non si arrende e, spinta da una forza di volontà che non sospettava di avere, affronta un percorso di rinascita, aiutata prima da Lore, una compagna di classe scozzese arrivata in Italia per uno scambio culturale, e poi da Dario, uno studente universitario che le fa ripetizioni di matematica in vista dell'esame di maturità. Dario, un ragazzo enigmatico e affascinante, che la sorprende in ogni occasione e che le apre le porte di un futuro nuovo, radioso. Ma che allo stesso tempo nasconde un passato oscuro che presto tornerà a reclamare il suo prezzo, mettendo in discussione tutto ciò che Petra ha costruito fino a quel momento... I problemi a scuola, il rapporto con i genitori, l'amore, le fughe, i traguardi, le delusioni, il bisogno di trovare il proprio posto nel mondo: per Petra, senza più Cloe ma con Dario al suo fianco, ogni giorno sarà come il primo giorno della sua nuova vita.


RECENSIONE

Un cuore che sanguina nel ghiaccio è destinato a frantumarsi in silenzio.

Il mondo di Petra è sempre rimasto chiuso in un bozzolo all’interno della parte più profonda di sé: nessuno si è mai mostrato interessato a farlo dischiudere, perché faticare molto per scoprire i lati nascosti di una persona sembra non interessare nessuno. In fondo, a sovrastarla c’era sempre Cloe: bella e solare, senza spigoli o aspetti caratteriali da smussare; soprattutto, senza chiusure né atteggiamenti scostanti.
Per Petra, sua sorella è sempre stata il fantasma che la accompagnava: ogni obiettivo raggiunto era già stato ottenuto da Cloe, ogni compito era già stato svolto meglio da lei. Perché migliorarsi, allora? Petra ha deciso di tenere dentro di sé ciò di cui aveva più bisogno dai genitori, e nel frattempo amava incondizionatamente sua sorella. Il perenne confronto con lei era estenuante, eppure per nulla al mondo avrebbe voluto una sorella diversa: affidabile, pronta a difenderla, propositiva, incoraggiante.

Ma quando Cloe muore in un incidente d’auto, il mondo di Petra crolla. Ora sua sorella è un fantasma che vorrebbe si palesasse, per farle capire che non è sola; ora sua sorella è un’assenza che getta i suoi genitori nella disperazione più nera. È come se avessero perso la figlia del cuore, l’unica che li faceva svegliare col sorriso sulle labbra. Con un padre che decide di allontanarsi da casa per scendere a patti col dolore da solo e una madre che si chiude in se stessa, del tutto indifferente al fatto che Petra sia ancora viva, quest’ultima si affida all’unica persona in grado di aiutarla a non sprofondare nel baratro: Cloe.

 L’amore è uno specchio buttato nel mondo e sfasciato in miliardi di pezzi. Per quanto raccogliamo e doniamo le stesse schegge, nessuna sarà mai identica a un’altra. L’unica cosa che so è che, più spesso di quanto si creda, quelle schegge si distorcono e fanno male.

Giorgia Penzo ha scelto di affidare la narrazione alla prima persona di Petra, e le pagine si susseguono come quelle di un diario rivolto a sua sorella. È a lei che parla direttamente quando dice che non riesce a farsi una ragione della sua morte, perchè si sente diretta responsabile. È a lei che chiede aiuto per salvare i suoi genitori e se stessa. Ma questo aiuto arriva anche sotto forma di Lore, una ragazza scozzese in Italia per uno scambio culturale. Unica compagna di scuola che non ha fatto di Petra il capro espiatorio della morte di Cloe, Lore si rivela un’amica preziosa e una confidente indispensabile, oltre che la dimostrazione che non esistono barriere linguistiche quando si tratta di donare amore e gentilezza.

Quando Petra decide che è giunto il momento di riprendere in mano la propria vita, per se stessa e per quella strappata troppo presto a Cloe, un’altra persona entra in punta di piedi nel suo mondo: Dario. Studente di ingegneria che le dà ripetizioni di matematica, Dario ha gli occhi scuri e un sorriso dolce. Quando decidono di barattare le ripetizioni con l’aiuto di Petra a un canile che sta per essere chiuso per mancanza di fondi, nasce tra loro un’amicizia salda e sincera, che forse può tramutarsi in qualcosa di più. Ma come si fa a sapere quando l’affetto diventa amore? Sicuramente ci sono leggi non scritte, ma Petra non le conosce. Perché lei non ha mai aperto il suo cuore a nessuno.

Amare non equivale a essere innamorati. Innamorarsi significa pensare di non poter più fare a meno di una persona. Amare è averne l’assoluta convinzione. Uno è la tempesta, l’altro la quiete.

Ma si sa, mettersi a nudo significa correre molti rischi: da un lato la possibilità di vivere l’amore e scoprire quanto ci consenta di essere chi siamo davvero; dall’altro la possibilità di essere rifiutati, feriti, traditi.
E quando un segreto terribile emerge dal passato di Dario, Petra sperimenta tutto il brutto dell’amore oltre che, ancora una volta, la perdita.

Ogni giorno come il primo giorno è una storia di disperazione e rinascita, che affronta il tortuoso percorso dell’elaborazione del lutto e la costruzione di una nuova vita, in cui l’assenza di chi tanto si è amato diventa una presenza grazie alla quale superare le cadute quotidiane. È così che Petra, l’indimenticabile protagonista del romanzo, imparerà a vivere facendosi del bene, pur senza la sua Cloe: a piccoli passi, affrontando gli ostacoli, rialzandosi quando fallisce e riprovandoci ancora una volta. Ogni giorno come il primo giorno.

A PROPOSITO DELL'AUTRICE:
Giorgia Penzo, emiliana, ha l’anima un po’ incastrata nel passato. Avete presente quegli scomodi abiti vittoriani? Ecco, lei non vorrebbe indossare altro. Ama il cinema (dove va almeno una volta a settimana), i giochi di ruolo, la mitologia, l’Art Nouveau, divorare biografie di personaggi storici femminili e scappare a Parigi alla prima occasione.




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