Gli Effetti Collaterali della Felicità di Anna Nicoletto


Titolo: Gli Effetti Collaterali della Felicità
Autore: Anna Nicoletto
Data di pubblicazione: 8 luglio 2019
Genere: Contemporary romance
Editore: Self Publishing


TRAMA

Idealista, squattrinato e di una bellezza fuori dal comune, Tommaso Cattaneo sa quanto a fondo possono ferire le relazioni e fa di tutto per evitarle.
Ma non sa che anche un gesto gentile può essere rischioso: rincasando una sera qualsiasi si imbatte in una sconosciuta sul pianerottolo, la aiuta ospitandola per una notte… e rompe ogni equilibrio.

Olivia Ranieri è il perfetto esempio di arrampicatrice sociale.
È fredda, è arrivista, è alla ricerca di un socio per la sua azienda in fallimento e di un buon partito nel suo letto.
È tutto ciò che lui disprezza.
Ed è anche l’unica che riesca a fargli provare qualcosa.

Scoprire che d’ora in avanti solo un muro dividerà i loro appartamenti è un duro colpo. Quando le loro strade si incrociano sono scintille, ma a giocare con il fuoco si finisce sempre e solo in un modo.
Un’unica notte è bastata per scottarsi.
La scelta più logica sarebbe lasciarsi perdere, ma ignorare l’attrazione è difficile, soprattutto quando la persona sbagliata sembra possedere tutti gli effetti collaterali di cui è composta la felicità…

ROMANZO AUTOCONCLUSIVO
Non è necessario aver letto i precedenti volumi della serie.


RECENSIONE

La felicità è appagante, ti sbronza, è un’iniezione di bellezza, ma non è lei a tenerti in tensione, a farti fremere, a mandarti a giocare a moscacieca con gli imprevisti della vita. Quello lo fanno i suoi effetti collaterali.

Con Gli effetti collaterali della felicità si conclude il ciclo di romanzi che hanno fatto conoscere e apprezzare ai lettori il talento di Anna Nicoletto.
È passato qualche anno da quando mi approcciai per la prima volta a un suo libro, ma solo negli ultimi mesi ho recuperato tutti i suoi romanzi: inutile dirvi che d’ora in avanti non me ne lascerò scappare neppure uno.

Qualche mese fa vi ho parlato di Nel mondo sereno, primo approccio dell’autrice al mondo della narrativa: esperimento riuscitissimo, tant’è che il signor Luigi si è guadagnato un posto privilegiato nel mio cuore.

Con Gli effetti collaterali della felicità, Anna Nicoletto torna a far breccia nel mondo del romance, dando vita a un’importante riflessione, che ha connotato anche i precedenti romanzi della serie. Ci ha infatti catapultati dall’altro lato dei sentimenti, verso quegli aspetti che comunemente vengono tacciati di negatività: gli effetti collaterali.

Quando si sente questa espressione, a qualsiasi ambito faccia riferimento, si tende infatti a soffermarsi su qualcosa di imprevisto, ma nel senso negativo del termine: è l’inaspettato, ciò che non va secondo i piani, un aspetto che non segue la retta via e potrebbe destabilizzarci.
Ebbene, vi consiglio di leggere l’uso che l’autrice fa di queste manifestazioni che esulano dall’ordinario, per sorprendervi assieme a lei e ai suoi protagonisti.

Stavolta a dover fare i conti con ciò che credevano lontanissimo da loro sono Tommaso e Olivia, che in un alternarsi di punti di vista danno origine a una storia adulta e commovente, che completa perfettamente il ciclo di romanzi a cui appartiene.

Tommaso vive alla periferia di Milano, ma il suo cuore e il suo cervello sono ancora a Los Angeles, la città che gli ha dato tutto e gliel’ha portato via altrettanto velocemente.
L’amore, l’arte, le speranze per il futuro: tutto è rimasto lì, impigliato nei meandri di quell’aria mite che caratterizza il clima losangelino, e lui ha preferito fuggire via piuttosto che restare a guardare tutti i progetti di vita che aveva volare via.
A Milano, la sua vita procede senza scossoni, tra lavoretti che non ama ma è costretto a fare per potersi mantenere, un’uscita con gli amici e il consulto giornaliero dei siti di gossip online, per monitorare la vita amorosa della donna che ha calpestato via i loro sogni di una vita insieme.

Olivia è giunta a un bivio, nella sua carriera e nella sua vita amorosa: non più legata all’impero dei Marte, l’unica soluzione per tenere in piedi la sua azienda e non licenziare le persone che  dipendono da lei è trovare un altro investitore, e poco importa se dovrà concedergli parti di sé che vanno al di là delle sue competenze professionali.
Non sa cosa sia l’amore, e probabilmente non fa neppure per lei: non ha mai provato un vuoto allo stomaco, l’emozione vera di un bacio, il piacere del sesso con qualcuno che si desidera veramente.
Il suo unico obiettivo è quello di tirarsi nuovamente su economicamente, e in secondo luogo anche dal pavimento su cui si trova all’inizio del romanzo. Si è appena trasferita in un vecchio condominio in periferia e la chiave le si è spezzata nella serratura: deve solo decidere cosa fare per evitare di chiamare i suoi genitori.
È così che la trova Tommaso, rientrando a casa: seduta sul pavimento del suo stesso pianerottolo, con un babydoll sexy addosso e una bottiglia di costoso vino in mano.
Farla entrare nel suo appartamento per darle modo di telefonare è l’ultima cosa che vorrebbe fare, eppure le spalanca la porta della sua casa, convinto che quella fatina bionda non potrà mai avere accesso ad altri aspetti della sua vita.


Come può un gesto di gentilezza nei confronti di una sconosciuta trasformarsi nell’inizio di un viaggio doloroso e sorprendente, all’insegna di tutti gli ostacoli che la felicità può portare con sé?
Sono i due splendidi protagonisti del romanzo a insegnarcelo, con i loro mille difetti e il loro non essere affatto giusti l’uno per l’altra.
Olivia è convinta che Tommaso sia ancora innamorato della sua ex moglie, senza alcuna possibilità che il suo cuore possa aprirsi a un altro amore; Tommaso disprezza le persone come Olivia, che fanno della loro carriera lavorativa la ragione per fare in modo che il fine giustifichi qualsiasi tipo di mezzo, anche a costo di sminuire se stessi.
Ciò che ancora non sanno è quanto un sentimento e i suoi effetti collaterali possano far maturare le persone, portandole a scoprire parti inedite di sé.

Credo abbiate già intuito quanto mi sia piaciuto questo romanzo e quanto mi sia affezionata alla scrittura di Anna Nicoletto: non mi resta quindi che consigliarvi di leggerlo, come tutti i romanzi dell’autrice.


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