Recensione: Un Intero Attimo di Beatitudine


Titolo: Un Intero Attimo di Beatitudine
Autore: C. H. Parenti
Data di pubblicazione: 26 marzo 2019
Genere: Young adult 
Editore: DeA Planeta


TRAMA

Arianna Brandi non è certo una ragazza che passa inosservata: capelli rossi come il fuoco e occhi pieni di rabbia. La rabbia di chi ha già perso tutte le cose che contano davvero: la famiglia, l'innocenza, la voglia di credere nel futuro. Infatti, da quando il padre se n'è andato, sparito nel nulla senza lasciare traccia, la vita di Arianna non è stata più la stessa. Qualcosa si è spezzato, e lei ha cercato rifugio nelle compagnie sbagliate, tra alcol, feste e notti infinite. Le cose cambiano il giorno in cui Arianna viene bocciata e la madre la costringe a lavorare nel bar di un piccolo paese alle porte di Siena. Per Arianna quello è l'inferno, l'estate peggiore che possa immaginare. Almeno fino al momento in cui incontra Daniel. Lui è tutto ciò che Arianna non è: timido, riservato, serio. Se ne sta seduto in un angolo del bar con una vecchia macchina fotografica tra le mani, sempre solo. Tra i due l'amore scoppia come una scintilla inaspettata, sorprendente. Lui la trascina nel suo universo misterioso, lei trova il modo di ricucire i pezzi della propria vita. Daniel sembra essersi materializzato dal nulla per salvarla, per portarla via sul suo cavallo bianco come un cavaliere dall'armatura scintillante. Eppure Arianna non sa che il ragazzo che le ha rubato il cuore nasconde un segreto. E che, forse, sarà lei a salvare lui. Una storia romantica sull'amore e sulle seconde possibilità. Quelle che la vita ci regala, sempre e comunque.

RECENSIONE

Crescere è difficile, è il caos della vita che ci trascina nella sua danza, in quel moto continuo in cui si procede, si sbaglia, si chiede scusa, si torna indietro, si incassa, si ricorda l’errore e se ne fa tesoro per cercare di non ripeterlo.

Una ragazza, Arianna. Diciotto anni e tanta rabbia dentro, l’esemplificazione di quanto l’adolescenza sia un periodo difficile con cui scendere a patti. Sua madre non la capisce e non fa altro che gridarle contro, e allora lei grida ancora più forte, grida tutto il dolore che ha dentro vestendolo di ribellione. Suo padre non c’è, è andato via di casa perché non ce la faceva più a reggere una compagna che invece di sostenerlo nella realizzazione dei suoi sogni lo ostacolava, cercando di sventare l’ennesimo investimento che, secondo lei, non avrebbe avuto vita lunga.
Questo è quello di cui è convinta Arianna, è la corazza che indossa da tempo per condurre la sua personale battaglia contro lo stile di vita di sua madre. E nel frattempo cova in silenzio il desiderio di ritrovare suo padre, che lei immagina in un ristorante in Brasile, realizzato e felice come non lo era con loro. Non importa che non l’abbia cercata nel frattempo, di certo avrà avuto da fare.
Ma dentro di sé lo sa che non è così, e per cercare una qualsiasi forma d’amore che compensi quella paterna assente si è sempre concessa a ragazzi quanto più lontani da quella che lei è realmente, e più erano scapestrati – e quindi mal visti dalla madre – meglio era.

Io non sono abituata a sottolineare il bello delle cose o delle persone, anzi, il più delle volte non so nemmeno se c’è. Il mio alfabeto di rabbia e risentimento contro il mondo intero non è adatto a esprimere stima o affetto. È che mi mancano proprio le parole.

Un ragazzo, Daniel. Riflessivo, attento ai dettagli, amante della fotografia. Quest’ultima è per lui un mezzo attraverso il quale catturare attimi altrimenti fuggenti, cristallizzandoli nella Bellezza dello scatto. Nessuna posa, solo spontaneità. Così facendo, in una semplice istantanea si può cogliere la vera essenza di una persona, quella che cerca di celare al mondo nei momenti in cui sa di essere osservata.
I suoi genitori sono una coppia solida, affiatata. Ha un rapporto sereno con loro, sebbene lo marchino stretto nella gestione delle sue giornate. Sono poche le esperienze che Daniel ha vissuto in prima persona nella vita, ma le fotografie che tappezzano la sua camera da letto sono la dimostrazione di quanto si possano estrarre esperienze e attimi indimenticabili anche solo immortalandoli o osservandoli davvero.

 «La bellezza è qualcosa per cui vale la pena di vivere. Nei momenti in cui ce la troviamo davanti e la ammiriamo in tutta la sua purezza, tutto, anche il tempo, si ferma. Così all’improvviso, dentro di noi, diciamo sì alla vita. È questo il famoso “attimo di beatitudine” che cita Dostoevskij alla fine de Le notti bianche» dice, e poi sgrana gli occhi e prende a recitare a memoria. «Un intero attimo di beatitudine! È forse poco per colmare la vita di un uomo?»

Un pettirosso cambierà per sempre le vite dei due ragazzi: Arianna lo vede su un tavolo all’esterno del bar dove sua madre l’ha costretta a lavorare per tutta l’estate e Daniel nota per la prima volta la bellezza della sua Testa Rossa.

Quella ragazza dai capelli che urlano per farsi notare diventerà il motivo per cui il ragazzo, ogni giorno, andrà a sedersi a un tavolo del locale, con una macchina fotografica accanto a lui e gli occhi pronti a nutrirsi dei dettagli che Arianna non lascia trasparire facilmente.
Quel ragazzo con gli occhi grandi che la segue ovunque si sposti diventerà il motivo per cui ogni mattina lei sarà un po’ più impaziente di raggiungere il lavoro che tanto detestava.

Gli occhi, solo loro: per giorni Arianna e Daniel imparano a conoscersi e scoprirsi guardandosi, senza nemmeno rivolgersi la parola. E i loro sono sguardi che scavano più a fondo di qualsiasi contatto carnale.


Non riesco a mettere nero su bianco la misura di quanto io abbia amato questo romanzo.
Posso provarci, ma sappiate che ciò che leggete è solo una minima parte della Bellezza che Chiara Parenti ha riversato nelle sue pagine.
Un intero attimo di beatitudine è un Inno alla necessità di non soffermarsi all’apparenza, di scendere in profondità, di bearsi delle piccole cose, di rendersi conto che la felicità è dentro di noi e aspetta solo che qualcuno sappia riconoscersi in essa. 
La vita è fatta di tanti, piccoli attimi di beatitudine e i momenti di sofferenza e dolore servono a far brillare quegli attimi ancora di più, scolpendoli a fuoco nei nostri ricordi.

Il personaggio di Daniel è meraviglioso, ma lo sono anche le incertezze di Arianna e il suo amore per lui, che fa in modo che si spogli per sempre dalla sua pesante armatura. E sono altrettanto belli i loro amici, Carlo e Carmen: un tripudio di simpatia e generosità lui, un’ancora solida e affidabile lei.

Ritengo che il modo migliore per concludere questa recensione sia lasciarvi le parole della stessa Chiara Parenti, che mi hanno fatta emozionare e commuovere: un meraviglioso attimo di beatitudine dopo le molte lacrime versate per questo romanzo.

Quando è vissuto con amore, il tempo vola. Perciò, con questa storia, voglio augurarvi tanti istanti in cui dimenticarvi del correre delle lancette. Interi attimi di beatitudine che riempiono il cuore di autentica bellezza, quella che davvero ci rende immortali. 
Solo così il nostro tempo sarà infinito.

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