Recensione: Regina dell'Aria e delle Tenebre


Titolo: Regina dell'Aria e delle Tenebre
Titolo originale: Queen of Air and Darkness
Autore: Cassandra Clare
Data di pubblicazione: 19 febbraio 2019
Genere: Urban fantasy
Editore: Mondadori

TRAMA

E se la dannazione fosse il prezzo da pagare per il vero amore? Nella Sala del Consiglio l'aria è impregnata di un odore metallico di sangue. Qui, poco distante dal corpo esanime di Robert Lightwood, tra le braccia di Julian giace Livia Blackthorn, la pelle del colore del latte, anche lei ormai priva di vita. Niente sarà più come prima dopo la carneficina che ha appena avuto luogo nella roccaforte degli Shadowhunters. All'indomani della morte di Livvy e dell'Inquisitore, infatti, il Conclave è in fermento e sull'orlo della guerra civile. Parte della famiglia Blackthorn, devastata per la perdita di Livvy, vola a Los Angeles, dove cercherà di scoprire l'origine di una malattia che sta provocando la progressiva distruzione della razza degli stregoni. Nel frattempo, Julian ed Emma, ricattati dal nuovo Inquisitore, nel disperato tentativo di mantenere segreto il loro amore proibito partono per una pericolosa missione nella Terra delle Fate con l'obiettivo di recuperare il Volume Nero dei Morti, un libro di incantesimi potentissimi per riportare indietro i defunti. Quello che scopriranno, però, è un segreto che potrebbe annientare l'intero loro mondo e gettare così un'ombra scura sul loro futuro. Per questo, Emma e Julian saranno costretti a lanciarsi in una vera e propria corsa contro il tempo per salvare se stessi e il mondo degli Shadowhunters prima che il potere mortale della maledizione parabatai distrugga quello che hanno di più caro.

RECENSIONE

Attenzione! Spoiler per chi non ha letto Signora della Mezzanotte e Signore delle Ombre.

La gente era fatta di tanti pezzettini diversi, pensò Dru. Pezzettini divertenti, romantici, egoistici e coraggiosi. Certe volte ne vedevi soltanto una piccola parte. Magari era soltanto quando li vedevi tutti insieme che capivi di conoscere davvero una persona.

La citazione con cui ho scelto di iniziare la recensione di Regina dell’aria e delle tenebre racchiude un po’ tutto l’universo degli Shadowhunters e la capacità di Cassandra Clare di mantenerlo in vita e arricchirlo con ogni nuova storia.

Tutti i personaggi, nessuno escluso, fanno ormai parte della vita di chi si è imbattuto in questa meravigliosa avventura, 12 anni fa: un macrocosmo di eventi struggenti fatto di tanti piccoli microcosmi, rappresentati dalle decine e decine di anime di ogni membro che contribuisce a rendere molto amato questo universo. Clary, Jace, Alec, Magnus, Isabelle, Simon, Jem, Tessa, Julian, Emma, Diana, Gwyn, Cristina, Kieran, Mark, Dru, Ty, Tavvy, Livvy, Kit, Helen, Aline, Diego, Jaime…Di ognuno di loro, abbiamo conosciuto tanti pezzettini diversi, a indicare i lati più disparati delle loro personalità: li abbiamo visti piangere, ridere, combattere, sopravvivere, disperarsi, fuggire e anche morire. Come si può non considerarli propri amici, dopo tutto questo tempo?
Eppure, con l’ultimo capitolo della trilogia spin-off Dark Artifices, Cassandra Clare ha dato vita a 800 pagine di nuovi avvenimenti e nuove scoperte, lasciando tra l’altro moltissime questioni in sospeso.

Regina dell’aria e delle tenebre è forse il primo libro in cui l’autrice riunisce tutti i personaggi più importanti del suo universo, dando vita a un romanzo corale e coinvolgente, in cui tutti riescono a emergere di volta in volta.
Nel libro precedente, avevamo lasciato i Blackthorn distrutti dalla morte di Livvy, avvenuta per mano di Annabelle Blackthorn, riportata indietro dalla morte. Oltre alla disperazione da parte dei lettori, il sentimento prevalente era di vicinanza alla sua famiglia, sforzandosi di comprendere come avrebbero fatto i fratelli superstiti a superare questo gravissimo lutto. Ty, in particolare: il suo gemello con tratti che ricordano la sindrome di Asperger, l’altra metà del suo cuore. Ma anche Julian, che oltre a essere suo fratello le ha fatto anche da padre.
E a complicare la situazione, la minaccia della Coorte, la fazione estremista del Conclave, decisa a instaurare un regime totalitario e repressivo nei confronti di tutti i Nascosti; il legame parabatai di Julian e Emma, che diventa di giorno in giorno più potente e quindi distruttivo, a causa dell’amore che non dovrebbero provare l’uno per l’altra; il tentativo di Ty e Kit di riportare in vita Livvy, sebbene la negromanzia abbia un duro prezzo da pagare; la minaccia del Re Unseelie e la piaga che si diffonde sempre più rapidamente, facendo ammalare anche gli stregoni; la necessità di mantenere al sicuro Kieran, onde evitare che suo padre lo uccida.
In tutto ciò, l’amore. L’amore impossibile, sognato, agognato, sperato, inaspettato. L’unica forza che li lega tutti, che li spinge ad andare avanti e a lottare per se stessi e chi amano.


L’amore che è in grado di fare del bene ma anche tanto, tanto male: come la decisione che prenderà Julian all’inizio del libro, o quella che prenderà Ty per riavere Livvy, o ancora quella che prenderà Kit alla fine della storia.

In molti punti del romanzo tutto sembrava perduto, ogni cosa stava per precipitare in un abisso senza fine o, nel caso specifico, nella morente e orrenda Thule, un mondo parallelo di cui solo ora scopriamo scioccati l’esistenza. Un mondo in cui esistono altre versioni dei personaggi che conosciamo, assoggettate a un essere malvagio di nostra conoscenza e pertanto ben diverse dai Jace, Clary, Julian ed Emma a cui siamo abituati.

Non vi nego che è stata una lettura impegnativa, sia per via dei molteplici punti di vista all’interno di ogni singolo capitolo, sia per via della lunghezza della storia e dell’intreccio che la Clare ha portato avanti.

Ma, come alla fine di ogni nuova avventura, le domande rimaste senza risposta sono molte, i possibili sviluppi sono ancora di più, il pericolo è sempre in agguato. E tutti saranno messi ancora una volta alla prova, sia in termini di amore che di coraggio. In fondo, le due cose sono inestricabilmente legate: l’amore implica la paura della perdita della persona amata, e la paura fa scaturire il coraggio di lottare con le unghie e con i denti.
E i personaggi della Clare ne sono la continua dimostrazione.


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