Recensione: La Tua Ultima Bugia


Titolo: La Tua Ultima Bugia
Titolo originale: And So It Begins
Autore: Rachel Abbott
Data di pubblicazione: 12 marzo 2019
Genere: Thriller
Editore: Piemme

TRAMA

La casa di Marcus North appare come un luogo magnifico e spaventoso a Evie, la prima volta che vi mette piede. Immensa, affacciata su una scogliera, una stupenda vetrata dopo l'altra. Peccato che sulla costa occidentale dell'Inghilterra il vento e il grigio la facciano da padroni: ma anche così, davanti a lei si apre uno spettacolo. Per Marcus, però, le cose sono molto diverse. Quella casa è legata per sempre al ricordo della prima moglie, Mia, e di ciò che accadde al piano di sotto, dove la palestra e la piscina ormai sono chiuse da tempo. E dove lui non mette più piede. Ma adesso c'è Evie, un nuovo, luminoso amore che cancellerà il buio del passato. Almeno così la vede lui.
Non la pensa così Cleo, la sorella di Mark. Non le piace Evie, come del resto non le piaceva Mia. E quando Mark comincia ad allontanarsi, Evie a restare sempre più spesso sola con la sua bambina in quella immensa casa, e Cleo a cercare di capire che cosa c'è davvero tra il fratello e la sua nuova donna, pian piano le verità che ciascuno nasconde verranno a galla. E, come avrà modo di scoprire la detective King - la stessa che accorse quando Mia cadde dalle scale, e che adesso si troverà di fronte, in quella stessa casa, a una scena spaventosa -, l'ultima bugia sarà la più terribile.
Da un'autrice da tre milioni di copie, uno dei thriller più agghiaccianti di sempre, che vi trasporterà nel freddo dell'Inghilterra, dove nebbia e mare in tempesta non sono che uno specchio dell'anima. Statene certi: rifletterete a lungo, la prossima volta, prima di dire una bugia.

RECENSIONE

Ero così sicura di aver preso la decisione giusta…l’unica possibile. Non avevo il minimo dubbio. Pensavo che le mie azioni avrebbero estinto il fuoco che mi consumava.
Invece non si è spento. Il mio compito non è ancora finito.

Un uomo, Mark. La sua compagna, Evie. Sua sorella, Cleo. La sua defunta ex moglie, Mia.
Tre personaggi principali e un fantasma che aleggia nelle loro vite. Sullo sfondo, una maestosa villa a picco su una scogliera, teatro di macabri e inspiegabili accadimenti.

Mark North è un famoso fotografo, ma è anche un uomo insofferente verso i continui viaggi all’estero che il suo lavoro comporta. Dopo la morte, apparentemente accidentale, della ex moglie – avvenuta proprio subito dopo una sua partenza – è restio a lasciare da sola la sua nuova compagna e la sua bambina di quasi un anno.
Tanto più che, proprio durante i suoi viaggi, a Evie accadono incidenti che lei fa risalire alla sua goffaggine: un’ustione sul braccio, le ossa di una mano in frantumi, un occhio nero.

Cleo è colei che da sempre si è presa cura del suo piccolo Mark: sebbene abbia solo pochi anni più di lui, l’ha sempre protetto, sin da quando erano bambini. Prima dai bulli, poi dalle donne della sua vita, alle quali continua a trovare difetti e tratti incompatibili con la vita del suo impeccabile fratello. Mia era per Cleo una donna che non faceva altro che svalutarlo sia come uomo che come fotografo, al solo scopo di averlo totalmente in suo potere, sia economicamente che caratterialmente. Evie, invece, è un mistero per lei: da un lato non sembra interessata a incastrare suo fratello al solo scopo di farsi mantenere, ma dall’altro sembra fare di tutto per allontanarla dalla vita di Mark, e lei questo proprio non può accettarlo.

Evie – l’unico personaggio i cui i pensieri vengono descritti in prima persona – non si riesce a inquadrarla bene sin dall’inizio: amorevole con la sua piccola Lulu, timorosa nei confronti di Mark e del contatto con lui, senza famiglia all’infuori di loro, con un passato non meglio specificato. L’antipatia che Cleo nutre verso di lei è ricambiata, ma allo stesso tempo la coinvolge nella vita della bambina, perché vede quanto la zia sia affezionata a lei.

Come spiegare, in tutto questo complesso quadro, la morte di uno di loro? È questo il mistero che viene chiamata a risolvere la detective King, che già aveva avuto modo di conoscere i North dopo la morte Mia.
Tutti sembrano allo stesso tempo colpevoli e innocenti, e col procedere del romanzo emergeranno a poco a poco molti dettagli determinanti ai fini dell’inchiesta. Tra loro, infatti, si nasconde qualcuno che aveva uno scopo ben preciso sin dall’inizio e al fine di raggiungerlo ha lavorato duramente per anni.


La maggior parte del romanzo si svolge nell’aula di un tribunale, ed è lì che emergono le vite e il passato di tutti i personaggi della storia, sia i principali che i secondari.

Con dovizia di particolari e un linguaggio tecnico e accurato, Rachel Abbott ha dato vita a un thriller che sembra svelarsi da subito, salvo poi rimescolare più volte tutte le carte in tavola, fino allo sconcertante finale.
Con un’atmosfera che mi ha ricordato L’amore bugiardo di Gillian Flynn e la superba serie tv Broadchurch, La tua ultima bugia si divora tutto d’un fiato, perché i personaggi sono talmente ambigui e magnetici che non si riesce a staccarsene.
Gli amanti del genere lo adoreranno.


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