Blog Tour La corte di Rose e Spine: Intervista ai personaggi


Il 19 marzo è giunto anche in Italia il primo capitolo dell’attesissima saga di Sarah J. Maas, A Court of Thorns and Roses, edito da Mondadori. Di prossima pubblicazione saranno anche il secondo e terzo capitolo, coi titoli La Corte di Nebbia e Furia e La Corte di Ali e Rovina.

In occasione della quarta tappa del blog tour dedicato a La Corte di Rose e Spine, ho immaginato di avere di fronte a me i personaggi principali del libro. E non è stato affatto difficile: quando leggo e una storia mi cattura pienamente ho sempre la sensazione che la barriera tra il romanzo e la vita venga abbattuta, trasportandomi nel mondo di cui leggo o rendendo reali i personaggi che lo popolano.
E quale occasione migliore per farveli conoscere, se non dalle loro stesse parole? Ho cercato di essere il più fedele possibile alle loro caratterizzazioni e alle loro personalità, sperando di esserci riuscita.


Veronica: Feyre, Tamlin, Lucien, Rhysand. Grazie per essere qui con me oggi.

Rhysand: Sia chiaro che mi trovo qui solo perché Feyre mi ha promesso qualcosa in cambio.

Tamlin: Cosa accidenti stai dicendo?

Feyre: Grazie a te, Veronica. 

Lucien: Da quando sei così mansueta nelle risposte, Feyre?

Feyre: Da quando seleziono le argomentazioni giuste a cui rivolgere la mia attenzione.

Rhysand: Possiamo sbrigarci, per cortesia? Ho degli impegni che non possono aspettare.

Veronica: Cominciamo proprio da te, allora. Quale pensi sarà il pensiero che i lettori italiani si faranno di te, Rhys?

Lucien: Come di un gigantesco pallone gonfiato.

Rhysand: Perdonami, Veronica. È difficile accettare la consapevolezza di non essere ai miei livelli. Credo che i lettori italiani mi riassumeranno in un unico aggettivo: irresistibile. E come dargli torto?

Lucien: Cosa ti dicevo? Un pallone gonfiato, appunto.

Veronica: Lucien, perché i dissapori tra te, Tamlin e Rhys sono così aspri?

Lucien: Non posso usare il giusto aggettivo per descriverlo, non voglio di certo risultare volgare. Ti basti sapere che lui crede di essere irresistibile e soprattutto superiore a tutti gli altri, ma a Prythian la Corte della Notte è conosciuta per azioni tutt’altro che lodevoli. Lui poi ha venduto se stesso – e mi riferisco al suo corpo, perché non credo abbia un’anima – al peggior offerente solo per sopravvivere indisturbato. Non so se io detesti più lui o la feccia che rappresentano i miei fratelli.

Rhysand: Posso affermare con assoluta certezza che credo i tuoi sentimenti siano del tutto ricambiati dai tuoi fratelli.

Tamlin: Adesso basta, Rhys! Sono stufo di concederti più spazio di quanto ne dovresti avere. Possiamo andare avanti?

Veronica: Mi sembra un’ottima idea. Tamlin, come descriveresti la tua natura? 

Tamlin: Sono molto più di un Fae maggiore, ma non per mia scelta. Le circostanze hanno fatto ricadere sulle mie spalle responsabilità che non ho chiesto, ma di cui ora mi assumo il fardello. E lo faccio memore di cosa è sbagliato, sia nei confronti dei mortali che delle fate. Almeno la mia infanzia è servita a qualcosa.

Veronica: E Feyre come si è inserita in tutto questo?

Tamlin: Ha sconvolto totalmente il mio mondo e l’idea che avevo di come gli esseri umani fossero. Li immaginavo come creature deboli e facilmente malleabili, non ero abituato a qualcuno che mi tenesse testa anche quando sfodero – letteralmente – gli artigli.

Rhysand: Potrei vomitare.

Lucien: Adagio con lo zucchero, Tamlin. 

Feyre: Almeno lui ha il coraggio e la schiettezza di dire chiaramente ciò che pensa, senza giochini e sotterfugi. Sì, mi sto riferendo a voi due.

Lucien: Sai benissimo che avrei voluto soltanto ucciderti per quello che hai fatto ad Andras, ma tutto sommato sono contento che Tamlin ti abbia risparmiata.

Veronica: Feyre, che ne dici di parlarci del tuo ingresso a Prythian? E soprattutto delle motivazioni che ti hanno indotta a restare.

Feyre: Lasciare la mia famiglia è stata la cosa più difficile che abbia mai dovuto affrontare. Più della fame, del freddo o del timore di non riuscire a portare a casa selvaggina sufficiente per sopravvivere. E tutto questo per un senso di colpa molto radicato in me, più che per un affetto spiccato. Ho uno strano rapporto con mio padre e le mie sorelle. 

Veronica: Ma è per loro che ti sei ritrovata in un grosso guaio, giusto?

Feyre: Sì, è andata così. Quando ho ucciso nella foresta quel grosso lupo ho sospettato che potesse essere un Fae, ma il desiderio di portare del cibo a casa ha prevalso su qualsiasi scrupolo. E sapevo che scuoiandolo avrei potuto ricavare del denaro vendendo la sua pelle al mercato. E così ho fatto.

Lucien: Ora capisci perché avrei voluto ucciderla?

Feyre: Sai già quanto io mi sia pentita in seguito. Soprattutto perché al di là del muro che separa i Regni Mortali dalle Corti ho scoperto un mondo e delle creature del tutto diversi da quello che le leggende ci avevano fatto credere.

Veronica: Grazie, ragazzi. Prima di salutarvi, ho un’ultima domanda per Rhys.

Rhysand: Non avevo alcun dubbio in merito.

Veronica: Evidentemente sei consapevole di essere il più enigmatico dei quattro. Ho la sensazione che quanto emerso di te fino a ora sia solo una minuscola parte delle mille sfaccettature che ti caratterizzano. E che un’anima tu ce l’abbia eccome. Hai qualcosa da aggiungere a quanto ho detto?

Rhysand: Sono certo che avrai modo di scoprire a breve quanto Bene e Male siano il più delle volte due facce della stessa medaglia.


Credo sia emerso quanto Rhysand sia nettamente il mio personaggio preferito della saga, e quanto sia desiderosa di saperne di più su di lui. Spero che questa intervista vi sia piaciuta, ma l’unico modo che avete per capire se io sia stata davvero in grado di rendere giustizia a Tamlin, Feyre, Rhysand e Lucien è leggere La Corte di Rose e Spine. Cosa aspettate?

Nel frattempo, potete leggere le precedenti tre tappe del blog tour su Il blog di Chiara, Angolo Recensioni ed Erika tra le pagine, mentre domani troverete l’ultima tappa su La cantastorie dei boschi.

Commenti

  1. È stato molto divertente leggerti. Sono fiera di collaborare con te❤️

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